Gender, legge Zan-Scalfarotto: la libertà di opinione a senso unico?

Con il ddl Zan-Scalfarotto i cattolici sono preoccupati per la libertà di tutti i cittadini e per i propri figli, in particolare nell’ambito educativo.

Gender legge Zan Scalfarotto
Card. Ruini – Scalfarotto – Zan

Il ddl Zan-Scalfarotto, a detta di molte voci del panorama cattolico, presenta aspetti problematici che potrebbero rendere estremamente difficile manifestare la propria opinione in fatto di famiglia naturale.

Intervistato dal quotidiano dei vescovi Avvenire, uno dei due promotori, Alessandro Zan, ha sostenuto che non saranno puniti i reati di opinione. Ma come spesso di sa, le parole passano, mentre invece le leggi restano.

Chi ha firmato il Ddl Zan-Scalfarotto e a cosa potrebbe portare

Zan è un politico e attivista Lgbt del Partito Democratico, che ha firmato il Ddl insieme a Ivan Scalfarotto, anche lui attivista Lgbt ma del partito guidato da Matteo Renzi Italia Viva. Molti cattolici stanno vagliando con attenzione l’iter processuale di questa legge, e i cambiamenti in corso.

I cattolici in politica, tuttavia, o quelli che si dichiarano tali, non si registra che abbiano fatto sentire in alcun modo la loro voce. Segno della debolezza dovuta alla loro diaspora, ovvero alla dispersione dei cattolici nei vari partiti dopo la fine della Democrazia Cristiana e dell’era del cardinale Camillo Ruini a capo della Cei.

I cattolici in politica, una presenza fantasma

Oggi i cattolici sembrano infatti perlopiù irrilevanti, e le loro voci si fanno sentire praticamente solo in coda alle diverse posizioni dei partiti di cui fanno parte. La Cei, ogni volte che c’è un problema, è costretta ad intervenire direttamente, mettendosi in gioco in primo piano, come accaduto spesso tramite il cardinale Bassetti o altri religiosi.

Un dato messo in risalto è che i numeri del Ministero dell’Interno sui reati riferibili all’orientamento sessuale ci parlano di una cifra che corrisponde a ventisei all’anno. Molto pochi per giustificare l’emergenza di una legge che, dietro l’idea della lotta all’omofobia, impedisce di affermare la posizione cattolica, ovvero che per fare una famiglia ci vuole una mamma e un papà, e che un bambino ha diritto a vedere riconosciuta paternità e maternità.

La legge Zen-Scalfarotto. Proibirà la libertà di opinione?

Specialmente in un periodo di gravi difficoltà economiche e sociali, una legge in questo settore sembra volere buttare solamente fumo negli occhi negli elettori che non vedono arrivare risposte sul proprio lavoro o sulle emergenze che vivono sulla propria pelle. E non si parla di decine di casi, in questo caso, ma di decine di milioni. Con una differenza perciò abissale.

Bassetti polica cristiani
Il cardinale Bassetti spesso si trova a dover sopperire alla mancanza dei cattolici in politica

Un altro dato che preoccupa è la volatilità del termine “identità di genere“, che per molti scienziati corrisponde a un’astrazione inesistente. Eppure la legge Zan-Scalfarotto, riconoscendo diritti speciali in base all’identità di genere, la equipara a un’etnia, o ad altri dati naturali relativi allae persona. Come appunto, per chi non la pensa come i promotori del Ddl, il genere.

Le conseguenze disastrose dell’approvazione di questa legge

Le conseguenze dell’approvazione di una legge di questo tipo però, a detta di diversi analisti e commentatori, potrebbe portare a disastri clamorosi. Come ad esempio l’inserimento della storia LGBTQ nel curriculum scolastico, come accaduto in Svezia. Pura follia di cui in un Paese cattolico come l’Italia ci si dovrebbe vergognare anche solo di pensarlo.

Eppure ci sono attualmente in parlamento politici che si dichiarano cattolici che non hanno problemi a portare avanti il proprio mandato sulle stesse sedie di chi propone queste ipotesi. Dal novembre 2018, in Scozia i bambini riceveranno lezioni sul tematiche di uguaglianza e identità come promosse dalla comunità LGBT. Magari insegnando loro che eseguire un cambio di sesso è una cosa del tutto naturale.

Pullman della Libertà e della famiglia

Il tutto mentre si procede, in parallelo, a smantellare le scuole cattoliche in crisi per colpa della pandemia del coronavirus. Chi volesse offrire ai propri figli un’educazione diversa da quella sostenuta dall’ideologia dominante del pensiero unico, in questo modo, rischierà di non avere vita semplice.

Giovanni Bernardi

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