Tutti ormai conoscono l’afroamericano George Floyd, l’uomo ucciso durante un arresto della polizia lo scorso 25 maggio. Una morte che ha innescato violente proteste negli Stati Uniti e in tutto il pianeta.
In queste ore però è spuntato un video, da lui registrato prima della morte, in cui bolla come altamente negativa la violenza da parte di molti giovani americani. George Floyd è diventato un icona del movimento Black Lives Matter e dei gruppi Antifa che stanno mettendo a ferro e fuoco il paese, già alle prese con una pesante emergenza dovuta alla pandemia.
Nel video, pubblicato postumo su Twitter, si vede George Floyd rendere gli altri partecipi delle sue opinioni contro la violenza. Lamentandosi di una giovane “generazione nera che è chiaramente persa”. “Voi ragazzi state solo andando in giro e state solo sparando con le pistole in mezzo alla folla, con bambini che vengono uccisi”, si lamenta l’afroamericano. “Tornate a casa. Un giorno sarete soli di fronte a Dio. Andrete in alto, o cadrete in basso. Realizzate quel che vi sto dicendo?”.
George Floyd era probabilmente un uomo religioso. Sull’addome è stato trovato un tatuaggio blu di 11 cm dove sono raffigurate un paio di mani in preghiera. Dimostrazione che era un uomo che amava la preghiera. Come diversi altri membri della sua famiglia.
George Floyd era un un atleta di punta della Yates High School, sia della squadra di calcio che di quella di basket. Nato a Fayetteville, nella Carolina del Nord, ma è cresciuto a Houston, in Texas, era alto 1,92 metri. In un’intervista il fratello Jackson lo ha descritto come il suo gemello, per via della forte somiglianza fisica tra i due.
Era una brava persona, amata da molti, amico di giocatori di basket. Uno spirito meraviglioso, così è stato descritto. Era, inoltre, un ex detenuto. Nella sua fedina penale figuravano diversi reati di possesso di droga.
Uno dei figli di Floyd, Connie Mason Floyd, intervistato dalla tv statunitense disse: “La violenza non è il modo giusto per farlo“. “Ora, questa protesta è bella, ma la violenza non risolverà nulla”, ha aggiunto. “Distruggere cose, non risolverà nulla”, ha affermato invece l’altra figlia, Quincy Mason Floyd. Che ha spiegato ancora: “Mio padre è in pace e dobbiamo essere noi a gestire tutto questo stress. Sarà difficile superare questo, giorno per giorno”.
Anche il fratello minore dell’uomo, Terrence, si è lamentato delle violente proteste che si stanno verificando nel Paese. Causando morti, feriti, violenze, distruzione. In un video Terrence ha lanciato un appello in cui afferma: “Capisco che tutti voi siate arrabbiati, ma dubito che voi siate turbati quanto me.
Quindi, se non sono qui a lamentarmi, se non sto facendo esplodere cose, se non sto facendo casino con la mia comunità, allora cosa state facendo tutti voi? Cosa state facendo tutti!? Non state facendo niente! Perché questo non riporterà affatto mio fratello in vita. La mia famiglia è una famiglia pacifica. La mia famiglia è timorata di Dio”.
L’invito di Terrence è quello di incanalare la rabbia in maniera civile e democratica, con il voto, l’educazione, la cultura, l’arte. Forse George Floyd avrebbe invitato alla preghiera.
Giovanni Bernardi
fonte: lanuovabussolaquotidiana
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