Gesù nel Battesimo ci rende figli di Dio: è per questo che è venuto tra noi, per salvarci e riconciliare il mondo con Dio, dando la sua vita per noi.
Battezzato il Signore, si aprirono i cieli
e come una colomba lo Spirito discese su di lui,
e la voce del Padre disse:
«Questi è il mio Figlio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento». (Cfr. Mt 3,16-17)
Venite all’acqua: ascoltate e vivrete.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 55,1-11
Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide.
Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Parola di Dio
R. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza. R.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime. R.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. R.
Lo Spirito, l’acqua e il sangue.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 5,1-9
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.
Parola di Dio
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,7-11
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
Oggi si festeggia il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano: ecco come l’Innocente si mette in fila con i peccatori, prendendo già in questa circostanza su di sé i nostri peccati. In quell’occasione il Padre annuncia l’identità del Figlio: il cielo si squarcia, lo Spirito Santo discende su Gesù che riceve anche lui il Sacramento del Battesimo, per l’adozione di tutti noi a figli di Dio. In quel momento Dio dal cielo proclama: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Ecco come il Padre annuncia due verità: che il Battesimo ci rende suoi figli, e che Gesù è il suo figlio amato, da lui generato, dove Egli trova il suo compiacimento. Solo il Figlio conosce, incarna e manifesta perfettamente chi è il Padre e la sua volontà.
Per fare questo, anche Gesù doveva sottoporsi al Battesimo per il perdono dei peccati, i nostri. In quel gesto, in quel Sacramento, tutti siamo battezzati: la Chiesa, che è il corpo di Gesù, è battezzata e unita al Padre e al Figlio per mezzo dello Spirito Santo, ricevendo un’adozione e un’identità nuova, che è essere generati da Dio in Cristo.
Gesù nel Battesimo ci rende dunque figli di Dio: è per questo che è venuto tra noi, per salvarci e riconciliare il mondo con Dio, dando la sua vita per noi.
Elisa Pallotta
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