Gesù ci ha offerto molti insegnamenti di vita cristiana attraverso le sue parabole. Tra queste, ce n’è una che illumina il nostro cammino di fede e ci insegna a vivere a pieno la fede autentica. Attraverso queste parole, il Cristo ci fa capire quanto è importante tradurre le nostre parole in azioni vere e proprie.
Non di rado accade che il fedele si aggrappa alla figura di Gesù come un’ancora in mezzo al mare. Questo avviene perché, oltre a rappresentare la vera e propria Salvezza, il Cristo ci ha offerto una serie di insegnamenti che ogni cristiano è chiamato a seguire, per vivere al meglio il suo cammino di fede. In tal senso, risultano fondamentali le parole raccolte e offerteci dai quattro evangelisti, che hanno testimoniato le vicende di Gesù sulla terra, ma, soprattutto, gli insegnamenti che quest’ultimo ci ha offerto.
Gesù e la fede: la parabola dell’obbedienza
Per approfondire questo discorso dobbiamo leggere le parole che l’evangelista Matteo ci ha lasciato nel capitolo 21 del suo libro. In questa parte del Vangelo, è Gesù che prende parola, attraverso la bellissima parabola dell’uomo con i due figli. Recita così il Vangelo di Matteo:
«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L’ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli (fonte: laparola.net)
Cosa ci insegna questa parabola?
Diverse possono essere le interpretazioni, ma soprattutto i significati legati alle parole di Gesù in questa parabola. Dapprima, un messaggio importante riguarda l’autenticità della fede. In questo passaggio, se ci facciamo caso, il primo figlio dice di andare a lavorare nella vigna, ma poi non andò. Il secondo, nonostante la poca voglia, si reca in loco. Gesù ci insegna che non basta promettere, ma portare a termine, nel concreto quanto si dice. Tradurre le parole, comprese le parole di fede, in gesti concreti è un passaggio importantissimo in ogni cammino di fede. Queste parole, in parte, ci parlano anche dell’importanza del pentimento: chiunque, anche chi inizialmente rifiuta la fede e Gesù, può essere parte del Regno di Dio. Questo si può manifestare proprio con il pentimento e la conversione. Questo insegnamento, come leggiamo dal testo di Matteo, ce lo da proprio il secondo figlio, che pur rifiutando inizialmente il lavoro proposto dal pare, infine lo porta a compimento.
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