Nel passo del Vangelo Marco 3, 1-6 Gesù Cristo mostra come il rispetto delle regole ferree possa essere eluso per un gesto di amore verso il prossimo.
Don Luigi Maria Epicoco spiega attraverso la lettura del passo Marco 3, 1-6, che Gesù Cristo voleva insegnare ai farisei che un gesto d’amore è più importante dell’osservazione delle regole.
Gesù Cristo guarisce l’infermo nella Sinagoga
La lettura commentata da don Luigi Maria Epicoco per la giornata di oggi è quella del secondo giorno, in cui si parla di Gesù che entra nella Sinagoga, tratta da Marco 3, 1-6 (qui la lettura del giorno del Vangelo di Marco). In questo racconto Gesù vede un uomo la cui mano era “inaridita”, ma percepisce anche che Farisei e Erodiani attendono che lo guarisca per avere un motivo valido per accusarlo: il sabato, infatti, era un giorno sacro in cui non era possibile predicare, figurarsi effettuare una guarigione.
Gesù, però, decise di metterli alla prova chiedendo loro se fosse giusto aiutare una persona nel giorno sacro oppure, trattandosi del giorno sacro, questa sarebbe potuta morire. A questa domanda non seppero cosa rispondere poiché il loro intento era punirlo e non ammettere che avesse ragione. Consapevole ormai che quegli uomini invece di aiutare il prossimo preferivano vedere immutati quei privilegi sanciti per legge, si è dispiaciuto per loro e, spavaldo nei confronti della loro accusa, ha guarito lo stesso il malato.
Il passo del Vangelo
“In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo”. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: ‘Àlzati, vieni qui in mezzo!’. Poi domandò loro: ‘È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?’. Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: ‘Tendi la mano!’. Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire”.
Il Messia guarisce l’infermo per dimostrare che ciò che conta è l’amore
La scelta del passo da parte del parroco non è casuale, l’episodio mostra come seguire ossequiosamente la legge non corrisponde necessariamente a fare la cosa giusta, poiché un atto d’amore può e deve prescindere dalle restrizioni, poiché un atto d’amore è un eccezione esso stesso, come sottolinea nel suo post Facebook anche don Epicoco: “L’amore è sempre una questione di eccezione e non di semplice applicazione di una giustizia. Un figlio vuole essere amato non per giustizia distributiva (uguale a tutti), ma di amore preferenziale, come se fosse l’unico, come se avesse diritto a un’eccezione“.
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Luca Scapatello