Nell’Antico testamento si parla di Mosè che grazie al sacrificio asperge l’altare con il sangue e lo stesso fa con la moltitudine di persone che si trovava ai piedi della montagna. Questo gesto simbolico rappresenta l’unione di tutte quelle tribù, prima di quel momento piccoli gruppi separati, e l’elezione di quella moltitudine a popolo eletto di Dio.
Nel corso dei secoli, dei millenni si è fatto un raffronto tra quel sacrificio e quello che il nostro messia ha compiuto e compie quotidianamente (grazie all’intercessione divina) per noi nella “Nuova Alleanza”. Il sacrificio eucaristico non rappresenta più l’elezione del popolo di Dio ma qualcosa di molto più profondo e più grande: ogni qualvolta Gesù si offre a noi invitandoci a bere il suo sangue e mangiare il suo corpo ci chiede di diventare un tutt’uno con lui per poter parlare con Dio e farlo entrare nella nostra vita, in quel luogo interiore dove riposa lo Spirito Santo.
La nuova alleanza supera, dunque, la divisione tra i popoli che quella vecchia rappresentava, non c’è più un singolo popolo privilegiato, invitata al banchetto ed alla comunione con Gesù Cristo c’è l’intera umanità, ma qualora dovessimo accettare questa alleanza con Cristo, questo cosa comporterebbe? Come ci aiuterebbe nella vita di tutti i giorni?
Il momento dell’Eucaristia è un atto solenne, in quell’istante noi accettiamo di condividere il patimento di Cristo e ci uniamo a lui. Accettando il suo corpo diventiamo un unica entità con il nostro Messia, quello che era il mistero divino della Trinità si disvela davanti ai nostri occhi e si comunica, l’amore del figlio verso il padre e viceversa ci pervade ed entra a far parte del nostro corpo, della nostra umanità. Una volta uniti con Cristo, esso permette a noi peccatori di avere un rapporto diretto con Dio, la nostra voce si eleva nell’alto dei cieli e Dio (in base alle nostre disposizioni) finalmente è libero di albergare dentro il nostro io più profondo.
Tutto questo processo si ripete costantemente con il tramite della Messa e del Sacerdote che nell’atto eucaristico rappresenta l’oblazione più pura del Figlio al Padre. Nell’oblazione è contenuta tutta la vita di Dio e di conseguenza la vita del mondo e dell’umanità intera. Come potete vedere l’Eucarestia non è soltanto un modo attraverso cui possiamo ottenere la remissione dai nostri peccati ma è anche e sopratutto comunione con Dio, una comunione totale che ci permette di entrare in contatto con Lui e permette a Lui di vivere dentro di noi, insomma, è un atto d’amore grandissimo nei nostri confronti che Gesù ha voluto regalarci per permettere la nostra salvezza, c’è qualcosa di più immenso e più divino?
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