Gesù è stato il primo a dare rispetto e considerazione alle donne, eleggendole sue discepole in una cultura maschilista e misogena come quella ebraica del tempo, ma quale religione è degna di tale nome se non insegna rispetto,carità, tolleranza, perdono, uguaglianza
Una storia inquietante, quanto immensamente irrispettosa per la dignità delle donne, vede protagoniste e vittime due ragazzine minorenni, parti deboli di una società maschilista e retrograda, che non fa capo a nessun credo, se non alla capacità dell’uomo (inteso come maschio) di abusare a suo piacimento delle chi è indifeso.
Fa orrore solo a pensarci, ma in Pakistan è stata violentata una ragazzina di 12 anni. Secondo quanto chiestole dai suoi genitori, stava tagliando l’erba ed è li, in un prato isolato, che è stata sorpresa dall’aggressore. E questo è solo l’inizio della brutale storia.
L’aggressore, inseguito e catturato dagli abitanti del posto, è stato da questi giudicato colpevole. Nel paese in cui tutto ciò è avvenuto, a Multan, esiste un Consiglio del villaggio, con delle proprie regole, che, per risarcire la 12enne, ha ordinato al fratello di questa di stuprare la sorella del violentatore, di soli 16 anni! La cosa è stata eseguita, davanti a testimoni/parenti e senza alcun ripensamento, né rimorso!
Quindi, la coscienza di questi vecchi (se non per età, quanto per aridità di cuore) e sciocchi consiglieri, anziché punire il delinquente, ha provocato un altro atto di violenza e un’altra povera vittima.
A conferma di ciò, ecco le parole del poliziotto, Allah Baksh, che, dopo le denunce delle due famiglie delle povere vittime, è intervenuto ad appurare i fatti: “Il consiglio locale di un villaggio ha ordinato lo stupro di una sedicenne come punizione, dopo che il suo fratello ha violentato una dodicenne.”.
Ora ben 20 persone sono state arrestate per le vicende, i membri del Panchayat (Consiglio del villaggio, appunto), firmatari del misfatto.
Si scopre, inoltre, che quella è una pratica antica, quindi eseguita milioni di altre volte; una formula pensata per risolvere i casi di violenza sulle donne ed ha un nome, si chiama “Vanni”.
Con la morte del cuore, per la sorte delle ragazzine coinvolte, la cui vita è segnata per sempre dagli atti osceni e insensati di una comunità senza Dio, denunciamo questi eventi, perché le autorità sappiano e le Agenzie e le Organizzazioni per i Diritti Umani operino a tutto spiano.
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