Quali sono i primi frutti della Giornata della Gioventù?
Al termine del XXXIV incontro mondiale dei giovani cattolici, ben 700 ragazzi hanno scelto la via del sacerdozio e 650 ragazze la vita monacale.
La Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Panama lo scorso gennaio ha dato immediatamente i primi frutti.
Nel giorno della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, papa Francesco si è rivolto ai giovani dicendo loro: “Questa Giornata non sarà fonte di speranza per un documento finale, un messaggio concordato o un programma da eseguire. Quello che darà più speranza in questo incontro saranno i vostri volti con cui tornerete a casa, col cuore cambiato. Ognuno tornerà a casa con la nuova forza che si genera ogni volta che ci incontriamo con gli altri e con il Signore”, un modo per fare capire loro che quell’incontro era un’occasione di crescita, un momento di svolta della loro vita, ma che allo stesso tempo non era un unicum, un momento irripetibile, poiché ogni qual volta ci si incontra con l’altro in maniera sincera e ogni qual volta questo incontro è finalizzato ad una ricerca di Dio, la sensazione di nuova linfa vitale sarà la medesima.
Il papa ha voluto dire agli oltre 250.000 giovani provenienti da tutto il mondo (la maggior parte dal centro america e dal sud america) che l’incontro con Dio è ciò a cui tutti aspiriamo e l’obiettivo fondamentale della vita di ogni cattolico. Un messaggio importante, specialmente per dei giovani che hanno tutta la vita davanti e nella maggior parte dei casi vivono continuamente attorniati da dubbi, incertezze e imput contrastanti che potrebbero sviarli dalla via giusta da prendere.
I primi frutti della Giornata della Gioventù
Il discorso del papa, il quale ha parlato anche in generale dell’importanza che rivestono i governi nella costruzione del futuro delle nuove generazioni, ha sicuramente avuto un influsso positivo per tutti i presenti. Non tutti hanno scoperto attraverso quelle parole e l’esperienza vissuta a Panama la vocazione sacerdotale, ma hanno sicuramente intuito quale potrebbe essere quella della loro vita. Ciò nonostante i primi frutti della Giornata Mondiale della Gioventù si sono visti appena 24 ore dopo il suo termine, quando giorno 1 febbraio migliaia di giovani si sono riuniti per l’incontro vocazionale voluto ed ideato da Kiko Arguello.
All’evento hanno partecipato 25.000 ragazzi (circa il 10% dei presenti alla Giornata Mondiale della Gioventù), a loro il sacerdote ha detto che Dio e la Chiesa hanno bisogno di persone che si assumano il compito di diffondere il Vangelo ed il messaggio di salvezza per tutta l’umanità che esso rappresenta. Quindi ha chiesto chi sentisse la chiamata per svolgere questo importante compito e ben 1350 ragazzi si sono alzati in piedi, tra loro 700 giovani che intraprenderanno il seminario per diventare sacerdoti e 650 ragazze che inizieranno il percorso per diventare suore.
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Luca Scapatello
Fonte: UCCR