Giornata della Gioventù, l’arcivescovo di Panama Ulloa è radioso alla prospettiva di ospitare l’evento in cui papa Francesco è atteso come portatore di speranza per chi soffre.
Manca poco più di un mese alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a gennaio 2019 a Panama. L’evento sarà un’occasione per le nuove generazioni di cattolici centro americani di avere un primo contatto diretto con papa Francesco, ma sarà anche una giornata in cui potranno arricchire il proprio io interiore, coltivare la propria fede in Dio e fare la conoscenza di coetanei che condividono con loro stile di vita e ambizioni per il futuro.
In questi giorni monsignor José Domingo Ulloa Mendieta, arcivescovo di Panama, è stato a Roma per presentare alla stampa italiana il programma e l’organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù. Dalla presentazione abbiamo appreso che i preparativi sono a buon punto e che già adesso i numeri dei partecipanti sono altissimi: 47 mila pellegrini hanno confermato la prenotazione, 168 mila lo faranno a breve 258 mila sono i pre iscritti e nei prossimi giorni ci si attende che i numeri si incrementino, iscrizioni a cui si aggiunge la possibilità che ci saranno anche fedeli che interverranno senza averla fatta. Ad accogliere questa folla di giovani fedeli ci saranno 37 mila volontari e 400 vescovi, inoltre 1.700 giornalisti daranno voce all’evento nel mondo.
Giornata della Gioventù, monsignor Ulloa: “Il Papa è portatore di Speranza”
Nel corso della presentazione l’arcivescovo di Panama ha speso qualche parola per il viaggio del papa nel Paese del centro America, una presenza che ha un valore fondamentale per i giovani e per tutta la Nazione: “Il Santo Padre crede che Dio fa cose grandi con i piccoli. Questo viaggio avviene nel cuore del Centro America e illumina la realtà dei giovani, soprattutto di quelli che vivono nella esclusione e nella migrazione forzata” (Agensir).
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Luca Scapatello