In occasione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, è partita questa mattina una maratona di preghiera.
Dalle ore 10 fino alle ore 17 di questo pomeriggio. Nel giorno della memoria liturgica di Santa Bakhita, preghiamo insieme per un mondo senza più schiavi.
La Giornata Mondiale contro la tratta
La schiavitù e lo sfruttamento delle persone sono ancora piaghe sociali presenti in tutto il mondo. Oggi, in occasione della VII Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, la Chiesa ci invita a “moltiplicare e promuovere nuove esperienze economiche che contrastino ogni forma di sfruttamento, nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica di Santa Bakhita, la schiava divenuta santa e simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la schiavitù”.
Tanti sono coloro che hanno deciso di aderire e organizzare una maratona di preghiera: dalla Rete della vita consacrata contro la tratta di persone dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (in partenariato con la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale), al Movimento dei Focolari, all’l’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche, alla Caritas internazionale, al Comitato internazionale della Giornata mondiale…e a tantissime altre organizzazioni locali.
Tutti insieme, dalle ore 10 alle ore 17, pregheremo insieme, anche secondo i vari fusi orari, in ogni parte del mondo.
La preghiera ininterrotta in 5 lingue
Il tutto in diretta streaming sul canale YouTube della Giornata mondiale: www.youtube.com/c/preghieracontrotratta e, durante la diretta, sarà trasmesso anche un messaggio del Santo Padre.
Un momento di preghiera intenso e particolare, tradotto in 5 lingue per accendere “la luce” e coinvolgere anche l’opinione pubblica, sensibilizzandola su una delle principali cause della tratta di persone, il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono stati acuiti dalla pandemia.
Suor Gabriella: “Il Papa ci ha chiesto di fermarci a riflettere”
“Con “The Economy of Francesco”, il Santo Padre ha chiesto alla Chiesa di fermarsi sulla riflessione del modello economico dominante e di trovare percorsi alternativi. Ci siamo trovati in sintonia, in quanto la tratta di persone è parte integrante di un’economia di esclusione. Dove le regole del mercato stanno distruggendo i valori portanti della convivenza umana, basati sul rispetto della dignità ma anche sulla tutela dell’ambiente” – ha commentato, in un’intervista ad Avvenire, suor Gabriella Bottani, coordinatrice di Talitha Kum.
“Attraverso questa Giornata, tracciamo insieme un cammino di riflessione per un’economia che promuova la vita e un lavoro dignitoso per tutti” – conclude.
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Un momento di riflessione e di preghiera, perché nessuno più, al mondo, sia schiavo o trattato come tale.
ROSALIA GIGLIANO