Il giorno della Santa Pasqua cambia sempre, mantenendosi però, in un periodo compreso fra i mesi di marzo e aprile. Ci sono dei calcoli precisi e delle motivazioni per cui questa data è diversa ogni anno e anche dei limiti temporali oltre i quali non può andare.
A differenza del Santo Natale, che ricorre sempre il 25 dicembre, la Santa Pasqua invece ha un raggio temporale molto più ampio. Cerchiamo di capire il perché.
Una data non sempre fissa
La Chiesa ha alcune festività dell’anno liturgico a date prestabilite, come il Natale e le feste della Beata Vergine Maria. Ma ce ne è una, invece, che ha una “data mobile”, che varia in un periodo compreso fra il mese di marzo e quella di aprile, con conseguente spostamento, a 40 giorni prima, del Mercoledì delle Ceneri.
Stiamo parlando della Pasqua. Quest’anno ricorre domenica 17 aprile, mentre lo scorso anno, invece, lo è stato agli inizi di aprile. Ancora l’anno prima a marzo. Ma perché non c’è una data fissa come il Natale? Cerchiamo di capire meglio.
Partiamo dal presupposto che Pasqua cade sempre “la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che si verifica solitamente il 20 o il 21 marzo”, principio-regola stabilito a seguito del Concilio di Nicea nel 325 d.C.
La scelta durante il Concilio di Nicea
Sembra un po’ difficile da capire, ma arriviamoci piano piano. C’è un arco temporale durante il quale può esser Pasqua, e questo va dal 22 marzo al 25 aprile. E ha anche delle denominazioni specifiche: si dice “Pasqua bassa” se cade dal 22 marzo al 2 aprile. “Pasqua media” se è, invece, dal 3 al 13 aprile; “Pasqua alta” se cade dal 14 al 25 aprile.
E fin qui tutto semplice. Il calcolo della data della Pasqua cristiana segue approssimativamente quello della Pasqua ebraica, ma se ne discosta per due motivi: il primo è che essa si festeggia sempre di domenica, giorno della resurrezione di Gesù, ma giorno proibito per la Pasqua ebraica, il secondo è che per il calcolo convenzionale del plenilunio non viene usato il calendario ebraico, ma il calendario lunisolare ecclesiastico.
Il plenilunio ed il calcolo della data: fra il 22 marzo e il 25 aprile
Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell’equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Qualora invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni), arrivando quindi al 18 aprile. Se infine questo giorno fosse una domenica, occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica ancora successiva, ovvero al 25 aprile.
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Sembra un calcolo complesso e difficile ma che si rifà, comunque, ad una scelta presa durante uno dei più importanti Concili della Chiesa. Sta di fatto, però, che nel 1800, il matematico tedesco Gauss mise a punto un algoritmo che permette di stabilire, molto più velocemente, la data della domenica di Pasqua.
L’importanza della Santa Pasqua per ogni cristiano
Ora: si tratta della festa più importante dell’intero anno liturgico e per ognuno di noi. Oltre a conoscere quando essa cade, è anche giusto prepararsi con animo e mente alla Passione, Morte e Resurrezione di Gesù. Viviamo questo intenso periodo di Quaresima con fede e preghiera.
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