Una storia intrisa di tanto amore: una giovane donna fa una cosa meravigliosa per l’uomo che ama.
Patrizia è stata portata via da un male incurabile, ma la sofferenza della malattia che l’ha colpita non è stata vana.
Una storia che passa per il dolore, ma che vede la luce di Dio e la protezione della Vergine Maria, sempre presente nella vita di questa giovane donna.
L’amore va oltre la sofferenza
Una sofferenza che, per molti può sembrare difficile e quasi impossibile da sopportare. Patrizia, invece, nonostante tutto, ha deciso di donarla a Dio, come sua personale offerta per una causa in particolare. Lei è volata al cielo all’età di 39 anni, a causa del cancro.
La sua storia commuove ma, allo stesso tempo, ci fa anche riflettere. Un cancro al seno “triplo negativo”, uno dei più aggressivi perché resistente, anche, alla terapia ormonale. Patrizia ha lottato con il cuore ed il coraggio di una guerriera, ma si è spenta il 30 gennaio del 2016. La sua vita e la sua sofferenza, però, non sono state vane, tanto che si attende l’apertura della sua causa di Beatificazione.
Patrizia era una dottoressa in farmacia. Il male che l’ha colpita e che le ha fatto compagnia nell’ultimo tratto della sua vita non ha mai, però, scalfito la sua fede in Dio e la sua piena e completa devozione alla Madonna. Grazie all’esempio con cui ha affrontato la malattia e la serenità che ha saputo trasmettere a coloro che si stringevano attorno a sé che oggi il suo ricordo rimane vivo.
La vita di Patrizia è stata particolare sin dalla sua nascita. Nata prematura a seguito di un parto complicato dove sia madre e figlia rischiano di perdere la vita a causa di un’insufficienza respiratoria. Nonostante tutto, la sua vita prosegue e si salva, sempre sotto la protezione divina che la accompagnerà per tutta la vita.
Gli studi e la morte dopo 3 giorni dalla seduta di laurea
I suoi genitori raccontano che “era solita mettersi in disparte per pregare e recitare il Santo Rosario”. Il suo impegno in parrocchia e le varie attività, la scuola e l’università di Farmacia. Un percorso di studi interrotto a soli due esami dalla fine per aiutare i suoi genitori nella gestione dell’azienda di famiglia. Dopo 10 anni, la voglia e la volontà di riprendere a studiare. Riesce a concluderli, ma a causa della sua malattia, non riesce ad essere presente alla seduta di laurea, il 27 gennaio 2016, morendo in ospedale soltanto tre giorni dopo.
Una tesi sulle patologie tumorali, quasi un segno per Patrizia stessa. Ma c’è un incontro molto importate nella vita della giovane donna: quello con il fidanzato Diego, nel 2012. Un ragazzo che ha un’idea totalmente diversa dalla sua, dal punto di vista della fede, spesso motivo di contrasti fra i due giovani. Quando, però, Diego comprende che Patrizia è la donna della sua vita, spesso la asseconda nelle sue decisioni “ecclesiastiche”.
I contrasti con il fidanzato: “Tu ami più il Signore di me”
C’era una cosa che a lui non piaceva proprio, quella che la giovane partecipasse all’Adorazione Eucaristica il sabato sera, piuttosto che uscire con lui: “Tu ami più il Signore di me” – le diceva. Patrizia cercava di spiegargli l’importanza di quel momento con parole semplici, ma sarà solo nel momento della malattia che lui lo capirà realmente, comprendendo l’amore pieno che la donna aveva per Dio.
La scoperta della malattia, però, è una brutta notizia per lei. “All’uscita dall’ospedale crolla tra le braccia di Diego in un pianto inconsolabile. A poco a poco però, rifugiandosi nella preghiera, non permette alla malattia di far vacillare la sua fede” – spiega, in un’intervista, il postulatore Enrico Solinas.
Patrizia offre la sua sofferenza a Dio e alla Vergine, tanto da recarsi in pellegrinaggio a Medjugorje, nel 2015, proprio insieme a Diego: “Diego solo dopo alcuni anni ha compreso che quel pellegrinaggio voluto fortemente da Patrizia era il suo modo di salutare la Vergine Maria, per dirle arrivederci in Cielo” – spiega il postulatore.
Il viaggio a Medjugorje
Anche se i medici sono fiduciosi, Patrizia sa nel suo cuore che non c’è alcuna possibilità di guarire: “E prima di tornare a casa, scrive su un biglietto: “Non ho più paura di morire” – spiega Solinas.
Una giovane che offre la sua sofferenza per la conversione ed il ritorno a Dio del suo fidanzato. Patrizia morirà tre giorni dopo la data della sua seduta di laurea, titolo che le verrà comunque assegnato con 110 e lode.
Oggi è proprio il fidanzato Diego a presiedere un’associazione in suo nome che sostiene la ricerca oncologica finanziando progetti in favore dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per la lotta al cancro del seno triplo negativo.