Recitare il Santo Rosario cambia la nostra quotidianità, ci aiuta ad affrontarla in maniera completamente diversa, con molta più serenità. Questo ci porta a guardare, anche, il mondo, con occhi diversi.
“Il Santo Rosario ha cambiato in me tante cose”. Un fedele scrive a Padre Angelo come può questa pia pratica riuscire a cambiare il proprio modo di essere e di pensare.
“Recito il Rosario e in me molto è cambiato”
“Da quando recito il Rosario da più di tre mesi, ogni giorno sento in me tante cose cambiate” – con questa frase inizia la lettera che un fedele ha scritto a Padre Angelo. La volontà di raccontare la propria esperienza, il suo sentirsi sempre più vicino a Maria, cosa che, prima, non aveva mai fatto.
Tante cose sono cambiate nella sua vita: “Le bestemmie sono svanite […] ma da qualche giorno mi sono posto una domanda: perché sono arrivato a recitare il Rosario? Nonostante reciti il Rosario mi accorgo del dolore dei miei peccati […] È per caso Gesù che mi ha portato a questo?”.
Nel corso della sua lettera, il fedele racconta che la recita del Rosario l’ha portato ad allontanarsi da brutti e negativi pensieri che lo tormentavano da qualche anno: “Forse il Signor Gesù mi sta chiamando in qualche modo? O comunque vuole capovolgermi la vita? Forse qualcuno lassù ha visto lo schifo di vita che conducevo tra impurità e bestemmie”.
Padre Angelo: “Gesù ti ha scelto nel giorno di Pasqua”
La dolcezza di Padre Angelo porta, quasi metaforicamente, ad abbracciare il giovane fedele e ad accogliere la sua richiesta di spiegazioni in merito: “Questa preghiera ti ha incantato. Adesso lo reciti tutti i giorni e avverti in te tante cose, a cominciare dal dolore dei tuoi peccati e della vita trascorsa nella “schifezza”.
Non mi meraviglio che proprio il giorno di Pasqua sia iniziato il tuo cambiamento. A Pasqua non si ricorda semplicemente la risurrezione del Signore, ma la si sperimenta di nuovo. Quel giorno il Signore ha voluto risorgere anche in te e tu hai cominciato a risorgere con Lui”.
“Gesù mi ha chiamato?”. Padre Angelo gli spiega: “Lui ti ha avvicinato al Rosario”
In un certo senso, alla domanda del giovane, “forse Gesù mi sta chiamando a qualcosa”, non era del tutto sbagliata. Padre Angelo, infatti, torna sul fatto che la “conversione” sia avvenuta proprio il giorno di Pasqua: “Il Signore si è servito del Rosario per risorgere in te. Si è servito di Maria e della sua presenza. Facendo entrare la Madonna nella tua vita è successo quanto non pensavi e inaspettatamente ti sei trovato nella condizione di dire anche tu, come lo sposo del Cantico: “Tu mi hai rapito il cuore” […]
Mi domandi se il Signore Gesù ti stia chiamando in qualche modo (qui sembri alludere alla vocazione) o comunque voglia capovolgerti la vita? Senza dubbio ti vuole capovolgere la vita per essere Lui solo il centro e l’obiettivo della tua vita. E dal momento che ti senti afferrato dal Signore nell’intimo di te stesso, non escludo che tu sia anche chiamato a stare con lui”.
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Pregare il Santo Rosario, seguendo anche le parole di Padre Angelo, ci avvicina a Maria sempre di più. Attraverso di lei, è possibile cambiare in meglio la nostra vita e camminare su quella strada che il Signore ha tracciato per ognuno di noi.
Fonte: amicidomenicani.it
ROSALIA GIGLIANO