Maria Elena non vuole solo conoscerla ma anche ringraziarla ed il motivo è commovente, perciò si affida con speranza al web.
Non sa chi sia la sua madre biologica e, per questo, ha lanciato un messaggio sul social Tik Tok per cercarla.
Ripercorriamo la storia di questa ragazza e della sua vicenda che prende i cuori e che ha avuto grande risonanza sui social.
Maria Elena: “Cerco risposte alle mie domande”
Una storia che ci fa capire quanto la vita sia la cosa più importante che il Signore ci ha donato e che, per nessun motivo, merita di essere vissuta appieno. Quella che stiamo per raccontarvi è la vicenda di Maria Elena Lombardo, una ragazza di 24 anni. una giovane come tante, che sta vivendo gli anni più belli della sua vita, ma che al tempo stesso, inizia anche a farsi delle domande.
Ma partiamo dall’inizio. Maria Elena decide di affidare al grande potere dei social (ed in particolare di Tik Tok) un messaggio con l’intento e la possibilità di trovare, un giorno, la sua madre biologica. Sì, Maria Elena è stata adottata, ad un mese dalla sua nascita.
Una mamma ed un papà che l’hanno accolta con tutto l’amore che potevano nella loro famiglia e che, come racconta la giovane, l’hanno cresciuta e fatta sentire amata e felice. Ma, da quel 12 dicembre del 1997, quando Maria Elena è venuta al mondo, tante cose sono cambiate.
Un messaggio per cercare la sua mamma biologica
La stessa giovane è cambiata: è cresciuta e, piano piano, ha sentito aumentare in sé quella necessità di dare risposte ad alcune sue domande. “Le più frequenti erano perché, chi, come, se il giorno del mio compleanno potesse mai rivolgere il suo pensiero a me, cosa ha pensato per nove mesi con me insieme” – racconta Maria Elena.
Ma soprattutto, “se il mio viso, i miei lineamenti possono rispecchiarsi nei volti di qualcun altro. Se condivido un fratello o una sorella” – si chiedeva spesso. C’è soprattutto un intento più profondo nel messaggio che la 24enne ha lasciato al social: incontrare la sua mamma biologica per dirle grazie per averla lasciata vivere e non morire.
La sua storia parte, infatti, da prima che la piccola nascesse. Maria Elena dà inizio alla sua ricerca e si imbatte in un’infermiera che inizia a darle alcune risposte su sua madre: “[…] Ricorda di una bambina di 15 anni che venne in ospedale di nascosto dai genitori perché ha scoperto di essere incinta. Una bambina di 15 anni alle quale più volte era stato proposto di abortire perché quella era la strada più semplice ma lei ha sempre rifiutato”.
“Grazie a te, io sono viva”
Sì, perché alla giovanissima mamma di Maria Elena le era stato proposto di uccidere quella vita che portava in grembo. Ma la sua caparbietà e il suo coraggio sono stati più forti di tutte quelle voci che aveva intorno e così, a dicembre, la bambina è venuta alla luce.
Una ragazza costretta a nascondere, per 9 mesi, la sua pancia con una fascia e arrivare al ricovero in ospedale senza dire mai la verità ai suoi genitori: “[…] Il giorno del parto disse ai genitori che veniva ricoverata in ospedale per un dolore quando in realtà mi stava dando alla luce” – ricostruisce Maria Elena, grazie alle parole di questa infermiera.
Della sua madre biologica lei non sa nient’altro. Per questo, ha deciso di affidare questo messaggio ai social: “Non so chi tu sia, cosa tu faccia, dove tu viva […] Ma se per caso stai guardando questo video in questo momento, volevo semplicemente dirti grazie perchè […] mi hai permesso di vivere una vita meravigliosa” – spiega Maria Elena.
Un amore fino alla fine
Sì perché lei è viva grazie al gesto di sua mamma di scegliere di portare a termine la sua gravidanza e, in qualche modo, anche lei fino in fondo, l’ha amata. A chi le chiede quante mamme abbia, Maria Elena è decisa nella sua risposta: “Io di mamme ne ho una e basta. La mia mamma si chiama Laura ed è colei che mi ha amata e cresciuta da sempre. Ho già la mia famiglia. Non mi manca assolutamente niente”.
Un messaggio forte, di grande coraggio e che può diventare d’aiuto anche per tante altre mamme (come quella biologica di Maria Elena), affinchè scelgano l’adozione al posto dell’aborto, la vita al posto della morte.