La tragica vicenda che colpisce non solo la comunità lecchese, è avvenuta proprio in un momento di spensieratezza per i giovani e le famiglie.
Don Graziano Gianola, sacerdote lecchese di 47 anni, è infatti tragicamente morto in montagna mentre accompagnava un gruppo di ragazzi. Lunedì mattina il religioso è precipitato su quello che è noto come il “sentiero delle vipere”, sull’altopiano di Brentonico. La caduta fatale è avvenuta in un un breve tratto attrezzato con un cordino. Subito sul posto è arrivato l’elisoccorso ma è stato purtroppo inutile.
L’annuncio drammatico della sorella
Così ha avuto luogo la tragedia. Per fortuna i cinquanta ragazzi che erano con lui sono rimasti illesi, mentre ora arriva il duro cordoglio della Diocesi di Milano. La tragica notizia è stata data dalla sorella Rita sulla sua pagina Facebook. “Ciao fratellino, buon viaggio tesoro mio”, ha scritto la donna. Don Graziano era originario di Premana, in alta Valsassina, ed era vicario in una parrocchia di Milano.
Il sentiero in cui è precipitato è un tratto di strada che da San Valentino porta verso il rifugio Graziani, sull’altopiano di Brentonico. Una volta giunto all’ospedale Santa Chiara di Trento, subito i medici hanno realizzato come le sue condizioni fossero a dir poco disperate. Poi il sacerdote di 47 anni si è spento, dopo poche ore, tra il dolore e la commozione di tanti.
Il viaggio fatale mentre accompagnava i giovani dell’oratorio
Nel viaggio che è stato per lui fatale, don Graziano accompagnava infatti una cinquantina di giovani dell’oratorio. Il punto del dramma era il tratto più esposto del sentiero, in cui si passa solamente attaccati a un cordino, a ben 1500 metri di quota. Il sacerdote è scivolato in un dirupo ruzzolando lungo un pendio erboso per decine di metri.
Ora resta il dolore e il cordoglio nella città di Milano, dove il sacerdote operava nella Comunità pastorale Gesù Buon Pastore alla Bovisa, e anche nel suo paese natale, a Premana. Lì l’uomo lascia la mamma Marcellina e nove fratelli. Don Graziano era stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004, e dopo le prime esperienze nelle parrocchie di Buccinasco e Assago, dal 2013 era vicario parrocchiale a Milano nella parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio.
Le parole dell’arcivescovo Delpini e l’ultimo messaggio sui social
“Mi unisco allo strazio della famiglia, dei suoi cari e della sua comunità pastorale e partecipo alla preghiera di suffragio e di riconoscenza”, è quanto ha affermato l’arcivescovo Mario Delpini.
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Restano anche le ultime parole del sacerdote affidate solamente domenica sui social, prima di partire per la settimana di montagna in Trentino. “Una bella Messa stamattina, ma ora è tempo di vacanza in montagna con l’oratorio. Brentonico, stiamo arrivando!”. Preghiamo tutti insieme in suffragio della sua anima, e per restare vicini alla sua famiglia, ai suoi affetti più cari, alla comunità parrocchiale insieme a cui ha operato fino all’ultimo, sfortunato, drammatico giorno della sua vita terrena. Ora gli angeli stanno accogliendo in cielo questo uomo che ha dedicato la sua vita al Signore.
Giovanni Bernardi