Giovane salva una ragazza dallo stupro: il branco s’infuria e lo uccide

Un giovane si è frapposto ad un branco di stupratori salvando una ragazza da una violenza di gruppo, gli aggressori però lo hanno ucciso.

Foto dal Web

Il ragazzo eroico aveva solamente 21 anni e non ha potuto esimersi dal salvare la ragazza quando ha sentito le urla a poca distanza da casa sua.

Gesto di altruismo pagato caro

Themba Nkumbi, ragazzo 21enne di Soweto, piccolo sobborgo di Johannesburg (Sud Africa), si trovava in casa la sera in cui un gruppo di 4 uomini ha cominciato a molestare una ragazza nei pressi del suo appartamento. Vista la scena, il giovane ha atteso qualche secondo per capire se i malintenzionati si sarebbero fermati all’approccio molesto, ma quando ha visto che stavano cercando di violentarla è sceso in strada per darle una mano.

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Avvicinatosi al luogo dell’aggressione, Themba si è opposto agli assalitori ed è riuscito ad aprire un cancello per fare entrare la ragazza e portarla al sicuro. Infastiditi dall’intromissione del giovane, gli aggressori si sono accaniti contro di lui. Prima lo hanno preso a calci e pugni, poi, mentre il ragazzo agonizzava a terra, gli hanno sparato un colpo di pistola in pieno petto. A quel punto i quattro si sono dileguati cercando di fare perdere le loro tracce.

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Giovane ucciso per aver salvato una ragazza da uno stupro di gruppo

Gli assalitori sono comunque stati arrestati dalla polizia locale, grazie alla testimonianza della giovane salvata dalla vittima. Per lei si è trattato di un gesto obbligato, con il quale parzialmente sdebitarsi anche se è conscia che non potrà fare mai abbastanza: “Da quel momento non sono più la stessa ragazza. Mi sento in debito con lui. Se non avesse aperto il cancello per me, sarei io quella morta adesso”.

La ragazza è grata a Themba e non sa come potrà mai rendergli grazie: “Se non ci fosse stato lui ora parleremmo di una storia diversa, di una ragazza violentata e trovata morta tra i cespugli”. La famiglia della vittima è riconoscente alla giovane per aver trovato il coraggio di denunciare e spera che la morte del figlio non sia vana, che altri seguano il suo esempio e pongano fine alla violenza sulle donne.

Luca Scapatello

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