Coronavirus, Mons. D’Ercole: le Chiese restino comunque aperte

I Vescovi di tutte le Diocesi d’Italia stanno prendendo atto delle nuove disposizioni in materia di Coronavirus.

Coronavirus Mons. D'Ercole

Nelle Marche, Monsignor Giovanni D’Ercole, invia una lettera a tutti i suoi sacerdoti: “Chiediamo al Signore di liberarci da questo male”.

Monsignor D’Ercole: “Preghiamo il Signore”

Un messaggio, più che una lettera, quella che Monsignor Giovanni D’Ercole ha inviato a tutti i fedeli, ai sacerdoti e alle suore della Regione Marche. Un messaggio di vicinanza, ma anche una vera e propria richiesta di preghiera: “Chiediamo al Signore che ci liberi da questo male”.

Le nuove ordinanze in Regione hanno proibito ogni pubblica manifestazione a partire dal 4 marzo sino a domenica 8 marzo, con conseguente sospensione anche di tutte le attività parrocchiali. “Anche noi come Chiesa siamo tenuti, nelle parrocchie della Regione Marche, ad applicare queste norme. Adottiamo innanzitutto ogni possibile misura igienico-sanitaria già ampiamente consigliata anche per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche” – scrive Monsignor D’Ercole.

“Chiedo ai sacerdoti di lasciare le Chiese aperte”

Se da un lato c’è la sospensione delle attività parrocchiale, il Vescovo invita i sacerdoti a lasciare, comunque le chiese aperte: “Tutte le chiese restino comunque aperte per la preghiera personale, con l’esposizione del Santissimo Sacramento e la possibilità di distribuire la Santa Comunione. Chiedo ai sacerdoti di essere disponibili per l’ascolto individuale, per le confessioni e il ministero della consolazione”.

Un momento difficile per le Diocesi di tutta Italia che vedono, anche, ridursi il numero delle Celebrazioni Liturgiche, anche in rispetto delle disposizioni nazionali.

D’Ercole: “Il Signore ci liberi da questo male”

In conclusione della sua lettera, Monsignor D’Ercole invita alla preghiera: “Continuiamo a pregare per tutti coloro che in ogni parte del mondo sono colpiti dal virus. Preghiamo per coloro che li assistono e chiediamo al Signore, per intercessione di Maria, che ci liberi da questo e da ogni altro male fisico, morale e spirituale”.

ROSALIA GIGLIANO

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