Come Papa Giovanni Paolo II ha trasformato la nostra storia di fede? Ne troviamo traccia nei tanti scritti che ci ha lasciato.
Il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, ha parlato al cuore di tutti: dei bambini, come degli anziani; della gente comune, come dei potenti della Terra, fino a raggiungere i posti più remoti e dimenticati del pianeta. Le sue parole, ancora oggi e speriamo per i secoli a venire, fanno eco, rimbalzando tra i popoli di ogni razza, per illuminare i pensieri ancora bui della nostra storia umana.
In un’epoca storica che vuole trasformare la famiglia tradizionale, rendendola un insieme arbitrario e, spesso, casuale, di individui, ricordiamo le parole del Santo Pontefice Giovanni Paolo II. Lui sottolineava come una solida famiglia fosse il primo agglomerato su cui fondare una valida società. La famiglia è un esempio di società e, se non è forte e salda nella fede e nei propri scopi, tutta la società ne risentirà e ne risulterà danneggiata.
Chiediamoci, oggi, che società avremo domani, se le nostre famiglie tradizionali, rinunciando alla propria vocazione, lasceranno il posto a quelle artificialmente costituite.
Giovanni Paolo II: Lettera alle Associazioni familiari del 18 Dicembre 2004
“Il tentativo di (…) accettare e, in alcuni casi, favorire, la sospensione di vite umane innocenti con l’aborto; di snaturare i processi della generazione dei figli, introducendo forme artificiali di procreazione, sono solo alcuni degli ambiti in cui è evidente il sovvertimento in atto della società.
Nessun progresso civile può derivare dalla svalutazione sociale del matrimonio e dalla perdita di rispetto per la dignità inviolabile della vita umana. Ciò che viene presentato come progresso di civiltà o conquista scientifica, in molti casi, è di fatto una sconfitta per la dignità umana e per la società”.
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Antonella Sanicanti
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