In perfetto accordo con quanto sancito dal Concilio Vaticano II, San Giovanni Paolo II era devoto alla Madonna, in quanto madre del salvatore e madre di tutta l’umanità. Secondo l’allora pontefice era stato Dio stesso a volere che la Madonna divenisse un punto di riferimento per i fedeli nonché un punto di legame tra Dio e le richieste del suo popolo. La devozione di papa Woytjla per la Beata Vergine era tale che nel corso del suo pontificato spesse anni nello studio della dottrina, studio che poi emerse in risultati tangibili espressi in diverse encicliche.
A sottolineare la particolare devozione di San Giovanni Paolo II per la Madonna è stato il suo successore Benedetto XVI che a tal proposito disse: “Il Papa dimostrava la centralità della Madre del Redentore, nella quale si incontrano tutti i grandi temi della fede, una Maria umana al servizio di Cristo capace di attraversare anche la ‘notte della fede’”.
Nel corso di un Udienza Generale a Piazza San Pietro tenutasi in giorno 15 ottobre 1997, l’allora pontefice tenne parlo del tema centrale nella fede del ‘Culto della Beata Vergine‘, delineando le origini ed il percorso di questa devozione all’interno del cristianesimo. In primo luogo Giovanni Paolo II identifica il culto per la Madonna con il ruolo cucitole addosso dal Signore: proprio il fatto di essere la madre del Salvatore e di aver partecipato attivamente al processo di redenzione avvenuto attraverso il sacrificio del figlio, spiega il pontefice, è il motivo che la rende degna di devozione per i primi cristiani.
D’altronde è lo stesso Gesù, secondo quanto scritto nel Vangelo di Giovanni, ad indicare la madre come colei su cui fare affidamento quando dice: “Ecco tuo figlio. Ecco tua Madre” (Giovanni 19, 26-27). Sarebbero proprio le parole trascritte da Giovanni quelle che indussero i primi cristiani a seguire il culto della Beata Vergine, che poi si trova anche in alcune delle preghiere dei primi cristiani. San Giovanni Paolo II, infatti, sottolinea come i cristiani riconoscessero a Maria una grandezza unica utilizzando queste parole nel Magnificat: “Tutte le generazioni mi chiameranno Beata”.
Nel concludere San Giovanni Paolo II, spiegò che dopo periodi di alti e bassi con il Concilio Vaticano II si arrivò ad una svolta definitiva: “Dopo il Concilio Vaticano II, il culto mariano appare destinato a svilupparsi in armonia con l’approfondimento del mistero della Chiesa e in dialogo con le culture contemporanee per radicarsi sempre più nella fede e nella vita del popolo di Dio pellegrino sulla terra”.
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Luca Scapatello
Fonte: Papaboys
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