Giovanni Paolo II ebbe un ruolo da protagonista nella caduta del muro di Berlino, simbolo della divisione ideologica dell’Europa e del mondo intero. A trent’anni dall’evento, ricordiamo le parole del Santo Pontefice ai Vescovi tedeschi.
Il muro di Berlino ha diviso la città tedesca per 28 anni, dal 1961, fino al 9 novembre 1989, divenendo di fatto emblema della divisione ideologica che l’Europa e il mondo intero stava attraversando. In questo storico evento, la caduta del muro, la figura di San Giovanni Paolo II ebbe un ruolo fondamentale, come ha tenuto più volte a ricordare anche Papa Francesco. All’indomani della caduta di quello che fu il simbolo della cortina di ferro, linea di confine tra la sfera d’influenza statunitense e quella sovietica, il Santo Pontefice Wojtyla, inviò le sue parole di vicinanza ai vescovi tedeschi.
San Giovanni Paolo II e l’incontro con i Vescovi
Il 14 novembre del 1989 San Giovanni Paolo II incontrava i Vescovi diocesani della Repubblica Federale Tedesca. Il Santo Padre, riconosciuto storicamente come una delle figure simboliche della caduta del muro, rivolse ai Vescovi tedeschi parole di conforto e avvicinamento. Con riferimento alla parabola del figliol prodigo, Wojtyla parlava della situazione all’indomani dello storico evento, facendo dei riferimenti all’ormai esaurita ideologia marxista e al rapporto tra i giovani e le ideologie consumistiche occidentali.
Le parole del Santo Padre
Queste le parole che trent’anni fa Karol Wojtyla consegnava ai Vescovi tedeschi. Pur non riferendosi mai esplicitamente al muro, il Santo Padre diceva: “La situazione del mondo di oggi può diventare una nuova occasione per la fede. Questo non solamente perché l’ideologia marxista oggi si è chiaramente esaurita“.
Le ideologie consumistiche dell’Occidente
Continuava il Pontefice: “Anche le ideologie consumistiche dell’Occidente sono sempre di più scoperte dai giovani, i quali esigono promesse più profonde. Se la fede si presenta senza timore nella sua grandezza trasparente e pura, la si sperimenta nel modo migliore quale vera risposta alla sete di una generazione, che sta vivendo in un certo senso l’esperienza e la condizione del figliol prodigo”.
La preghiera di Giovanni Paolo II
Il Santo Pontefice inviò anche una preghiera ai Vescovi diocesani della Repubblica Federale Tedesca. In questo messaggio di vicinanza, Woytjla chiedeva l’intercessione della Vergine Maria, scrivendo: “Prego con voi Dio affinché, con l’intercessione della Madre del Signore, possano realizzarsi le speranze dell’umanità nella giustizia, nella libertà e nella pace interna ed esterna. Fate tutto il possibile, anche se siete un piccolo gregge, per rinnovare il volto della terra nel vostro Paese”.
Fabio Amicosante
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