Maria non è solo la Madre di Gesù, ma un vero e proprio esempio perfetto di obbedienza cristiana. Il pensiero di Giovanni Paolo II ci invita a guardare la sua totale risposta alla parola di Dio come un modello di vita cristiana.

Papa Giovanni Paolo II, nella sua riflessione sulla figura di Maria, ha messo in luce un aspetto molto importante della sua vocazione, ovvero la sua grande fede e la sua fondamentale obbedienza al volere e alla parole di Dio. Secondo le parole dell’allora Pontefice, Maria non è benedetta solo ed esclusivamente perché Dio l’ha scelta come madre di Gesù, ma anche per la sua totale risposta a Dio, risposta che si è manifestata, nella sua interezza, fin dal momento emblematico dell’Annunciazione. Karol Wojtyla ha sempre avuto un rapporto profondo con la figura della Vergine Madre e il suo pensiero ci aiuta a comprendere al meglio come Maria rappresenti un modello esemplare di fede in Cristo. La Vergine è, per il Santo Pontefice, la “donna della fede” per eccellenza. Lei, al momento dell’Annuncio ha accolto la parola di Dio con cuore puro e, senza esitazione alcuna, obbediente. Quando l’Arcangelo le ha annunciato che sarebbe divenuta Madre del Salvatore, Maria non ha esitato. Nonostante le difficoltà e le incertezze, la sua risposta è stata un totale sì al volere di Dio.
Maria: esempio di obbedienza cristiana
La risposta di Maria è un atto di fede straordinario e senza precedenti. Il pensiero di San Giovanni Paolo II, in tal senso, ci mostra questo aspetto con molta chiarezza. Diceva il Pontefice che: “Maria è degna di benedizione per il fatto che è divenuta Madre di Gesù secondo la carne, ma anche e soprattutto perché già al momento dell’annunciazione ha accolto la parola di Dio, perché vi ha creduto, perché fu obbediente a Dio, perché «serbava» la parola e «la meditava nel suo cuore» e con tutta la sua vita l’adempiva” (fonte: pensieri di Giovanni Paolo II). Maria, come ci insegna Wojtyla, non comprendeva pienamente il mistero che stava allora vivendo, ma si fida di Dio in modo totale. Il suo è un atto di abbandono e disponibilità alla volontà divina.
Meditare la parola di Dio nel cuore
Giovanni Paolo II mette in luce un altro aspetto di Maria: la capacità di meditare nel suo cuore la parola di Dio. L’atto di fede della Vergine non è un momento isolato, ma parte di un cammino più lungo e più profondo che passa attraverso la riflessione e la preghiera. Maria, infatti, non solo ascolta, ma riflette in modo molto profondo su ciò che le accade. Karol Wojtyla ci invita a riflettere su questo aspetto così importante della figura mariana. Meditare sulla parola di Dio significa infatti fare della propria vita una continua risposta a Dio e alla sua volontà. Si tratta di un cammino di crescita spirituale che non si esaurisce mai. Vivere quello di Maria come un esempio di obbedienza cristiana può essere dunque la via per raggiungere una crescita sempre più grande dal punto di vista spirituale.
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