Giovanni Paolo II: siate testimoni di Cristo, io prego per voi

Come Papa Giovanni Paolo II ha trasformato la nostra storia di fede? Ne troviamo traccia nei tanti scritti che ci ha lasciato. 

Giovanni Paolo II

Il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, ha parlato al cuore di tutti: dei bambini, come degli anziani; della gente comune, come dei potenti della Terra, fino a raggiungere i posti più remoti e dimenticati del pianeta. Le sue parole, ancora oggi e speriamo per i secoli a venire, fanno eco, rimbalzando tra i popoli di ogni razza, per illuminare i pensieri ancora bui della nostra storia umana.

Nell’omelia di domenica 10 Dicembre 2000, parlò a coloro che “spiegano” la fede. Era l’anno del Giubileo e quella volta le sue parole furono rivolte ai catechisti e ai docenti di religione. A loro spiegò l’importanza della figura di Giovanni Battista che aveva preparato la via alla predicazione del Messia, perché si attendesse la venuta del Signore.

Giovanni Paolo II: Giubileo dei catechisti e dei docenti di religione

“Prego sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del Vangelo” (Fil 1,4-5). Carissimi Fratelli e Sorelle, faccio volentieri mie le parole dell’apostolo Paolo, riproposte dall’odierna liturgia, e vi dico: voi, catechisti di ogni età e condizione, siete sempre presenti nelle mie preghiere, e il pensiero di voi, impegnati a diffondere il Vangelo in ogni parte del mondo e in ogni situazione sociale, è per me motivo di conforto e di speranza.

Con voi, desidero oggi rendere omaggio ai numerosi vostri colleghi che hanno pagato con ogni genere di sofferenze e spesso anche con la vita la loro fedeltà al Vangelo e alle comunità cui erano inviati. Il loro esempio sia stimolo e incoraggiamento per ciascuno di voi“.

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Antonella Sanicanti

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