Nel libro âle profezie di Papa Giovanni XXIIIâ si parla della convivenza tra Papa Francesco e Papa Benedetto XVI ed in un certo senso di Medjugorje
Nel testo di Pier Carpi, si trova una profezia che annuncia lâelezione di Bergoglio.Â
Il testo citato di Pier Carpi offre, chiaramente, unâinterpretazione personale della profezia. Leggendo la prima parte non è però difficile individuare nellâattuale pontefice il soggetto di tale previsione: âAllora scenderĂ dal monte il Santo scalzo e scuoterĂ il regno dinanzi la tomba dello scalzo, benedetto dalla Vergine Santissima. Ascoltate la sua parola. Maria Santissima, figlia e madre di Dio, signora del tempo futuro, chiama a raccolta i tuoi figli dalle campagne, affinchĂŠ abbattano le due Babilonieâ.
Analizzando passo dopo passo queste parole, è possibile riscontrare similitudini con la figura di Jorge Mario Bergoglio. Innanzitutto quello âScenderĂ dal monteâ potrebbe essere rivolto alle origini piemontesi del Santo Padre, mentre il âSanto Scalzoâ è un chiaro riferimento a San Francesco dâAssisi di cui Bergoglio ha scelto il nome. Proprio la filosofia mutuata dal fondatore dellâordine francescano sarĂ lo strumento attraverso il quale lâattuale Papa distruggerĂ âLe due Babilonieâ.
Nel continuo della profezia, infatti, si legge: âLa terra distruggerĂ il cemento e di terra sarĂ , o Regina, la tua nuova Chiesa. E sulla terra il grano, per la fame dei tuoi popoli, fiore sul suo nuovo altare. Ecco, questo Santo Padre, Vicario di Cristo, cerca di rifondare la Chiesa sui valori autentici e originari del Cristianesimo, della fede in GesĂš, lâEmmanuele, il Salvatore. Testimonia e predica lâamore privilegiato per gli umili, scardina una concezione del potere come privilegio e onorificenzaâ.
Nella profezia si legge anche della decisione di Benedetto XVI di abdicare in favore di un nuovo Papa: âSarĂ grande e breve il tuo regno, Padre, sarĂ breve, ma ti porterĂ lontanoâ. Questâultima frase si riferisce al luogo di sepoltura di Joseph Ratzinger che non sarĂ il Vaticano, ma la sua terra dâorigine. Nel prosieguo, infatti, Papa Giovanni dice: âNella lontana terra dove sei nato e dove sarai sepoltoâ.
Dopo queste parole ecco che arriva il riferimento al doppio pontificato: âE ci sarĂ un altro Padre, prima della tua sepoltura, a pregare lontano per te, per le ferite della Madreâ. La previsione su Benedetto XVI conclude con un riferimento alla terra natia del Papa il cui regno sarĂ breve ed affiancato da quello di un altro pontefice: âTempo di pace, allora, e sulla lapide alto sarĂ il nome di Albertoâ. Il nome è un chiaro riferimento alla stirpe germanica poichĂŠ è riferito ad Alberto Magno, filosofo e teologo tedesco dellâepoca medievale.
La parte finale della profezia parla dellâavvento di Cristo e del temutissimo giudizio universale, dicendo che giungerĂ nel 2033 e che sarĂ meno temibile di quanto previsto. Ma prima del secondo avvento di Cristo accadrĂ qualcosa di particolare: âPrima dellâultima luce, i pastori avranno riconosciuto il segno. E tanti Padri, avrĂ la Madre, e tutti fratelli. Prima della fine dei tempi, si compie la collegialitĂ apostolica, che è il mandato di GesĂš ai discepoli. Pietro era ed è primus inter pares, il Papa è vescovo tra il vescoviâ.
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