Si è aperto, questa mattina, il Triduo pasquale e Papa Francesco ha presieduto il primo dei riti, quello della Messa del Crisma.
Nel giorno durante il quale Cristo ha istituito il sacramento dell’Eucarestia, il Papa si rivolge direttamente ai sacerdoti. E lo fa con parole schiette, come un vero pastore con le sue pecore.
Parla di sacerdoti che possono rovinare la Chiesa con il loro esser, talvolta, maleducati.
Messa del Crisma, il Papa riprende i sacerdoti
Parole forti quelle che Papa Francesco ha rivolto ai sacerdoti presenti alla Messa del Crisma tenutasi nella Basilica Vaticana questa mattina. Il primo rito del Giovedì Santo, quello che apre le porte al Triduo Pasquale.
Erano in molti a temere che il Santo Padre non ce l’avrebbe fatta a presiedere le celebrazioni della Pasqua di quest’anno, dopo il suo ricovero in ospedale la scorsa settimana. Ed invece c’è e ci sarà anche nella giornata di domani, Venerdì Santo sino alla domenica di Pasqua, quando impartirà la benedizione “Urbi et Orbi”.
Nel giorno durante il quale Cristo, nell’Ultima Cena, istituì il sacramento dell’Eucarestia, Francesco si rivolge direttamente ai ministri deputati, ovvero ai sacerdoti: “Non sporcate la Chiesa con le cordate” – dice loro, riferendosi, in particolare, ad alcuni sacerdoti che, talvolta, “sono maleducati e zitelloni”. E questo loro comportamento non fa altro che alimentare divisioni e chiacchiere nel clero e nella Chiesa stessa.
“Senza lo Spirito del Signore non c’è vita cristiana”
Francesco, porta a riflettere i sacerdoti proprio su questo, ovvero sul concetto dello Spirito del Signore che si è posato su ciascuno di loro, al momento della chiamata. “Senza lo Spirito del Signore non c’è vita cristiana e, senza la sua unzione, non c’è santità. Egli è il protagonista ed è bello oggi, nel giorno nativo del sacerdozio, riconoscere che c’è Lui all’origine del nostro ministero, della vita e della vitalità di ogni Pastore” – dice Francesco.
Lo spirito è vita afferma il Papa con convinzione: “Senza di Lui neppure la Chiesa sarebbe la Sposa vivente di Cristo, ma al più un’organizzazione religiosa; non il Corpo di Cristo, ma un tempio costruito da mani d’uomo” – continua, riferendosi, anche, alla Chiesa.
L’attenzione ai sacerdoti
Ciascuno che si definisce cristiano, continua il Papa, può affermare che lo spirito di Dio è su di noi: “Fratelli, senza merito, per pura grazia abbiamo ricevuto un’unzione che ci ha fatto padri e pastori nel Popolo santo di Dio. Soffermiamoci allora su questo aspetto dello Spirito: l’unzione”.
Il Pontefice invita i sacerdoti a guardare ai discepoli di Gesù: lui li ha scelti e loro hanno lasciato tutto per seguirlo. “L’unzione della Parola cambiò la loro vita. Con entusiasmo seguirono il Maestro e cominciarono a predicare”. Come gli apostoli, anche i sacerdoti, oggi, vivono momenti di crisi, delusioni e debolezze: “[…] Lo Spirito Santo, Lui solo, ci guarisce dalle infedeltà”.
“Stiamo attenti, per favore, a non sporcare l’unzione dello Spirito e la veste della Madre Chiesa con la disunione, con le polarizzazioni, con ogni mancanza di carità e di comunione” – conclude il Pontefice.