La notte di venerdì 10 maggio 2024 si terrà un particolare cammino di antica tradizione che è stato rinnovato da un grandissimo santo. Si svolge durante la notte e permette di visitare affascinanti e significativi luoghi della Cristianità.
Lo chiamano “il Giro delle Sette Chiese” e si svolge a Roma. Ma perché questo nome e quando si svolge? Scopriamolo insieme.
Cerchiamo di rispondere a queste domande anche per capire ancora di più l’importanza di questo pellegrinaggio.
Ha un nome del tutto particolare ma sono in tanti a praticare questo speciale pellegrinaggio: si chiama il “Giro delle Sette Chiese” e si svolge a Roma. Al sentire questa definizione, in molti si domandando: “Ma quali sono queste sette chiese?”
Andiamo con ordine. In occasione del prossimo Giubileo 2025, è utile sapere quante e quali saranno le chiese che avranno la Porta Santa (oltre alla Basilica di San Pietro) e che varcandola, e seguendo anche tutto ciò che le norme della Chiesa descrivono, poter ottenere così l’indulgenza plenaria per se stessi e per i propri cari defunti.
Giro delle Sette Chiese: di cosa si tratta?
Il Giro delle Sette Chiese: è un itinerario che si snoda per 20 km a Roma, e tocca le principali e più significative Basiliche. Parte dalla Basilica di San Pietro, per poi spostarsi lungo il Tevere dove troviamo la Basilica di San Paolo fuori le Mura, passa per la Basilica di San Sebastiano, giunge alla Basilica di San Giovanni in Laterano. E ancora tocca, quella di Santa Croce in Gerusalemme e, infine, percorre un tratto extraurbano, e arriva alla Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, per concludere il tutto a Santa Maria Maggiore.
E qui nasce la domanda più curiosa quanto più importante: quando è nato questo pellegrinaggio? Il Giro delle Sette Chiese è un itinerario cristiano presente e praticato a Roma sin dal Medioevo, ma fu rivitalizzato e formalizzato nel pieno del XVI secolo da San Filippo Neri. Vengono toccate, infatti, 4 Basiliche Papali maggiori e 3 fra le più importanti Basiliche minori.
Le prime notizie del culto delle Sette Chiese a Roma risalgono al VII secolo, quando santa Begga tornando a vivere da eremita nel suo paese di ritorno dal suo pellegrinaggio a Roma, volle erigere, oltre al suo, anche altri sei oratori. È probabile che tale pratica religiosa risalga all’uso del Papa di celebrare i sacri uffici nelle chiese stazionali di Roma, secondo il calendario liturgico dell’epoca.
Perché sono sette
È comunque con l’istituzione dei Giubilei a partire dal 1300 che gli elenchi delle indulgenze indicano le sette basiliche dove queste potevano essere lucrate, consolidando un uso che verrà ripreso da San Filippo Neri nel rinnovare tale culto e per conferirgli altri e nuovi significati religiosi. Perché proprio il numero 7? Durante il pellegrinaggio, venivano recitati i sette salmi penitenziali (6, 31, 37, 50, 101, 129, 142), affinché si invocasse il perdono dei sette peccati capitali e chiedere le sette virtù ad essi contrarie.
Ma anche meditare le sette principali tappe di Gesù durante la Passione, come anche le sette effusioni del sangue di Cristo, le sette parole di Cristo in croce, i sette doni dello Spirito Santo, i sette sacramenti, le sette opere di misericordia.
Quando si svolge
Attualmente il Giro delle Sette Chiese si svolge in forma collettiva in notturna due volte l’anno, a settembre e a maggio, poco prima della festa di San Filippo Neri. Il prossimo sarà nella notte di venerdì 10 maggio 2024. Ma c’è anche il fatto che il Giro delle Sette Chiese è considerato un atto di devozione del “tempo di Passione”.
Infatti, in molte città e paesi, si svolge per tradizione durante il triduo pasquale: è d’uso visitare sette chiese soffermandosi a pregare nei pressi del Santissimo Sacramento riposto nell’Altare della Reposizione o davanti al Cristo morto.
Questo tipo di pellegrinaggio, lo dicevamo all’inizio, in occasione del Giubileo che si aprirà il prossimo anno, assume una connotazione speciale. Si tratta di un percorso lungo circa 25 km, durante il quale si pregherà secondo lo schema delle antiche orazioni composte da San Filippo Neri, insieme alla recita del Rosario quanto anche alla preghiera personale per un pieno e concreto incontro con il Signore.