Gesù ci esorta a guardare il suo volto con un profondo sguardo, per scoprire l’intensità del suo amore: il suo volto, i suoi occhi, le sue piaghe ci parlano di un amore che si offerto fino al sacrificio più alto. Contemplare questi segni, come ci mostrano i grandi Santi della Chiesa, significa entrare nel cuore del mistero cristiano.
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Per comprendere al meglio lo sguardo di Cristo, che evoca un amore indecifrabile e che va oltre la ragione umana, possiamo leggere gli scritti di Santa Teresa di Lisieux, che spesso ci ha invitati a entrare in intimità e contemplazione con Gesù e con i suoi occhi. La Santa invita ogni cristiano a rivolgere il proprio sguardo verso il cuore stesso della Passione di Nostro Signore, proprio lì dove si trova la più alta manifestazione dell’amore divino.
Santa Teresina, nella sua immensa spiritualità, ha sempre sottolineato l’importanza di una vita caratterizzata dalla semplice preghiera. In una delle sue più belle e profonde esortazioni, la Santa non fa altro che richiamare l’essenza della fede cristiana, ovvero l’amore incondizionato e immenso che Dio ha per l’umanità tutta. Contemplare gli occhi di Gesù e il suo volto significa guardare non solo a ciò che è semplicemente fisico, ma guardare alla profondità del suo immenso amore.
Santa Teresa e gli occhi di Gesù
In uno dei suoi tantissimi pensieri donati all’umanità, Santa Teresa diceva: “Gesù brucia d’amore per noi. Contempla il suo volto adorabile! Contempla i suoi occhi spenti e abbassati! Contempla le sue piaghe! Contempla il suo volto! Là vedrai quanto ci ama” (fonte: pensieri di Santa Teresa di Lisieux). Questa particolare esortazione ci invita a riflettere sul momento centrale e culminante della sofferenza del Cristo: la sofferenza e la morte sulla Croce. Gli occhi abbassati di Gesù sono una forte immagine di quel momento, ma, al tempo stesso, anche del suo amore senza limiti. Gesù, in tutta la sua vita, ha guardato all’umanità con grande amore. In quel doloroso momento, il Cristo era apparentemente privo di forze vitali, ma, proprio in quel momento, il suo amore si offre in maniera totale.
L’esortazione della Santa
Le piaghe del Cristo, come ci insegna Santa Teresa, rappresentano il cuore della cristianità. Gesù, attraverso il suo sacrificio, ha sofferto per mezzo delle sue piaghe. Ogni ferita del suo corpo si caratterizza come gesto di amore totale. Quello di Gesù è un amore che non conosce limiti, un amore che non si è fermato nemmeno davanti alla sofferenza e al dolore. Ma noi come siamo chiamati a guardare questo amore? Anche in questa occasione, ci è di grande aiuto l’esortazione di Santa Teresa di Lisieux.
La Santa ci invita infatti a renderci conto di tutto questo amore. Con le sue parole, la Santa intende precisare che il cristiano non deve fermarsi a una riflessione intellettuale su ciò che Gesù ha fatto. Il cristiano deve entrare in una relazione viva e, soprattutto, personale con il Signore. Vedere le piaghe di Gesù, gli occhi spenti e lo sguardo abbassato, significa riconoscere che quell’amore, che si è fatto uomo per noi, ci raggiunge ogni giorno.
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