La Giornata Mondiale della Gioventù del 2023 vedrà l’inizio dei suoi eventi, probabilmente, già dalla prossima settimana.
La consegna della croce, segno della Giornata Mondiale, ai giovani del Portogallo, la domenica di Cristo Re. Un evento che segna l’inizio della preghiera.
GMG: a breve la consegna della croce
La consegna della croce per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù: un segno, un momento di particolare grazia e preghiera che sarebbe dovuto già avvenire la scorsa Domenica delle Palme, ma il lockdown ha bloccato il tutto.
Ad oggi, visto che la situazione è cambiata, ma di poco, i giovani di Lisbona (città che ospiterà la prossima Giornata dei Giovani) dovrebbero arrivare a Roma ed assistere alla celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro il prossimo 22 novembre. In questa occasione, sarà loro consegnato il simbolo della giornata mondiale, la croce di Cristo.
Logo e simbolo della GMG 2023 già scelti
Data ancora da confermare, ovviamente, anche se la macchina organizzativa dell’evento per il prossimo 2023 è già partita. Il tema è già stato scelto, “Maria si alzò e andò in fretta”. Il logo è già stato svelato e gli incontri di preparazione sono ripresi, dopo la lunga pausa da lockdown.
Accanto a questo evento, ci sarà anche l’inizio della preghiera su alcune piattaforme digitali (“Passo a Rezar” e “Click to Pray”), sulle quali, quotidianamente, verranno proposti brani biblici per la preghiera e la meditazione. Le meditazioni vengono proposte dal comitato organizzatore della GMG e lette dai giovani portoghesi.
Le piattaforme traducono le intenzioni di preghiera in portoghese, spagnolo, francese, inglese, italiano, tedesco, cinese, vietnamita e giapponese.
La croce e l’icona di Maria in cammino dal 1984
Ogni anno, sia la croce che l’icona di Maria vengono passati, come testimone, da Nazione a Nazione. È una tradizione iniziata nel 1984, quando, a conclusione dell’Anno Giubilare della Redenzione, San Giovanni Paolo II affidò la Croce del Giubileo ai giovani, chiedendo loro di portarla “nel mondo, come segno dell’amore del Signore Gesù per l’umanità.
ROSALIA GIGLIANO