La straordinaria storia di questo prete cattolico è alla base di una delle istituzioni più importanti e delicate per tutti coloro che soffrono di disturbi legati alla psiche.
Una storia che testimonia come dall’amore che nasce dalla fede in Cristo siano in realtà possibili grandi opere di misericordia a favore di coloro che al contrario vengono scartati e attaccati da un mondo in cui non si conosce pietà.
Pochi ne sono a conoscenza, ma il primo ospedale psichiatrico del mondo è stato fondato non da un medico laico o ateo ma da un sacerdote cattolico. Anche se la notizia non dovrebbe in realtà stupire, visto che nei secoli è stata la Chiesa a offrire il maggior numero di contributi in assoluto in campo scientifico, medico, economico, e il caso della medicina psichiatrica è solo uno dei tanti.
Siamo infatti nel quattordicesimo secolo, e il religioso in questione è padre Joan Gilabert Jofré, sacerdote appartenente all’Ordine della Misericordia, meglio noti come padri mercedari, dove era entrato nel 1370. La comunità dei Mercedari nasce infatti oltre otto secoli fa, il 10 agosto 1218 a Barcellona, e i suoi membri oltre ai voti tradizionali di povertà, castità e obbedienza fecero anche un altro speciale voto.
Quello di dedicare la loro vita alla liberazione degli schiavi, tanto da scambiare in alcuni casi il posto di prigionieri che rischiavano di perdere la propria fede con il loro. Il fondatore, San Pietro Nolasco, liberatore dei cristiani rapiti dai musulmani e portati come schiavi in Nordafrica, ricevette un’apparizione della Madonna. La Vergine gli chiese di fondare una congregazione dedicata al riscatto degli schiavi, così iniziò la devozione a Nostra Signora della Misericordia.
La vicenda di padre Joan Gilabert invece inizia un giorno in cui stava lasciando il convento di Plaza de la Merced, nella città spagnola di Valencia. Recandosi verso la cattedrale, vide un gruppo di giovani che stava gridando contro un uomo con problemi di salute mentale, dicendogli: “Pazzo, pazzo!”. Il sacerdote scacciò gli aggressori e prese le difese di quell’uomo, portandolo alla residenza dei Mercedari, dove lo ospitò. Da quel gesto, il religioso iniziò a occuparsi di coloro che hanno problemi mentali, tanto da arrivare a creare un ospedale specifico per loro.
Una realtà che Papa Benedetto XIII autorizzò con una bolla del 16 maggio 1410, dopo averlo posto sotto il patrocinio spirituale della Vergine Maria con il titolo di Nostra Signora degli Innocenti. Così il 1 giugno 1410 nacque l’Ospedale degli Innocenti in cui vennero accolti malati mentali, poveri e bambini abbandonati, e la cappella venne dedicata a Nostra Signora degli Indifesi. Fu così che il primo ospedale che offrì trattamenti di cura ai malati mentali sarà l’Ospedale Universitario di Valencia.
Una storia di santità che mostra ancora una volta come il ruolo della fede sia fondamentale, e che lo è stata tante volte nella storia, per dare vita a opere di carità e misericordia verso i più deboli, spesso al contrario derisi e maltrattati da coloro che invece rappresentano lo spirito del mondo che purtroppo a volte non dispone di alcuna pietà, ma al contrario carica di fardelli insopportabili.
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