Cosa insegna la chiesa sul loro ruolo e valore.
Papa Francesco ci illustra alcuni passaggi per capire la funzione del suo esercito.
Quando si parla di difesa, personale o di stato, si pensa subito alle forze dell’ordine presenti nei nostri territori. Quando, invece, il discorso cade sul concetto di difesa personale (in base anche ai nuovi decreti legge di recente approvati) si pensa a come ogni singolo cittadino può difendersi in casa propria. Ma in materia di difesa, come è organizzata la Chiesa e, di conseguenza, il suo piccolo stato? “Sin dai tempi antichi si parlava di difesa personale come un diritto sacro ed inviolabile: si respingeva la violenza con la stessa violenza” – descrive il dottor Gustavo Dias.
Papa Francesco, invece, ci parla secondo ciò che scrive il catechismo della chiesa cattolica: “L’amore per se stessi è un principio fondamentale. È legittimo fa rispettare il proprio diritto alla vita, persino quando per farlo è necessario infliggere un colpo mortale. La difesa di un diritto è concezione di responsabilità per gli altri”. Il santo padre ci parla anche di difesa del bene comune: “Dobbiamo essere capaci, per difendere il bene comune, di porre l’aggressore in condizioni di non poter arrecare più danno. Per questo, è giusto che chi detiene l’autorità debba respingere ogni tipo di aggressione per la salvaguardai della sua vita e di quelle a lui affidate. Qualsiasi azione difensiva, per essere legittima, de essere necessaria e misurata: questo ci insegna San Tommaso D’Aquino”.
Ma a quale scopo vi è la Guardia Svizzera? Cosa ha da difendere? Le guardie svizzere hanno la responsabilità della sicurezza del papa, lo protegge da ingiuste aggressioni (solo se strettamente necessario), ma è anche la difesa di tutti i membri della Curia Romana. È composta da svizzeri di età compresa fra i 18 e i 30 anni.
“Tutti gli agenti delle guardie svizzere sono formati per agire anche in caso di attentato nei confronti del papa. Questo è il loro compito: difendere l’esistenza del successore di Pietro, quindi di Cristo. I ragazzi sono formati alla NATO a Napoli e ciascuno di essi è esperto di arti marziali, tiro di precisione ed uso di occhiali digitali per la visione notturna” – è spiegato dalla Santa Sede.
Una vera e propria difesa per il papa, molto discreta.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org
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