Nel 2007 io che sono a detta di tutti fortissima, dopo una dolorosa separazione, ho scoperto di avere un tumore maligno al seno.
Ho sognato la Vergine di Pompei che mi ha detto “Vai, Padre Pio ti aspetta” e sono partita, sola, per San Giovanni Rotondo .
Lungo il viaggio un giovane si siede improvvisamente accanto a me e mi chiede dove vado. Gli spiego che vado da Padre Pio a chiedere la grazia non per me, perche’ non ho paura di morire, ma perchè i miei figli hanno solo me specie la piccola che, temevo, se fossi morta sarebbe stata data in affido. E lui mi dice “Vede dottoressa (come faceva a saperlo?) lei e’ come i gatti quando soffre vuole stare da sola. Comunque vada da Padre Pio ma sappia che lei i suoi figli se li godra’ fino ad ottanta anni. Anche io ho fatto tanti sbagli, non ho mai ascoltato, ma oggi comincia il mio cammino dell’Anima ed il suo dell’Anima e del corpo.”
Scende e svanisce.
Inutile dire che a San Giovanni riesco a parlare con Fra Modestino, mi passa il crocefisso di Padre Pio addosso e due giorni dopo il tumore, alle tre di un martedi’ pomeriggio, sparito.
Dio si e’ ricordato di me, ha dato valore alla mia vita, mi ha amata piu’ dei giudizi di mia madre o della gente. Dio mi ha riconosciuto da lassu’ tra miliardi di esseri, a me , peccatrice, come sua figlia.
La notte quando guardo il cielo so che c’è un Padre che mi ama non perche’ mi ha fatto il miracolo, perche’ prima di andare via da San Giovanni mi hanno chiamato a leggere Messa e due domenicani ridendo del mio stupore hanno detto che Padre Pio fa sempre cosi’ quando fa le grazie.
Dio glielo ha permesso ma ha permesso alla mia “luce” angelica di risplendere e di proiettarsi al di fuori di me e dell’etereo per manifestare che non esiste un solco tra noi e l’Anima, tra noi e lo Spirito, ma una continuità fatta di Amore.
Concetta