Una “festa” purtroppo considerata da tante famiglie come occasione di gioco e divertimento per i bimbi, ma che invece nasconde dei messaggi e degli stimoli, che affondano le radici nel male. Ma ecco una proposta davvero alternativa.
Tra le tante attività e preghiere di riparazione e di contrasto alla festa demoniaca importata dalla cultura americana, ce n’è una che ha colpito particolarmente.
Si tratta dell’appuntamento organizzato dalle Sorelle Clarisse di Bra, una vera e propria alternativa di preghiera ad Halloween intitolata “Santi nella notte”. Un modo cioè per combattere, in maniera concreta, il male subdolo che viene fatto a tanti bambini e bambine che ingenuamente si avvicinano a questa realtà facendosi incastrare da messaggi a dir poco nocivi.
L’appuntamento delle Suore Clarisse nel loro Monastero
Le suore hanno infatti dato appuntamento ai fedeli venerdì 29 e domenica 31 ottobre nella chiesa del loro Monastero, nel bresciano. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza diversa rispetto a quella a cui il mondo chiama, con l’inganno, tanti giovani da qualche anno a questa parte. Proprio nella serata che anticipa la festa di tutti i santi, infatti, è importante che i ragazzi ricerchino il bene che viene dal Signore e non il male che emana il mondo degli inferi.
Nel frastuono del male che cerca di diventare il protagonista, infatti, da anni esorcisti, sacerdoti e laici avvertono come dietro tutto questo si celi il male più esplicito, purtroppo. Per questo da anni ormai a fianco a chi si diverte a mostrare il macabro ci sono altrettanti cristiani che si riuniscono nel silenzio della preghiera.
La moda che sta tristemente prendendo piede in Italia
In Italia infatti la moda di Halloween sta tristemente prendendo piede, ma i cattolici si chiedono come sia possibile che una festa di matrice anglosassone arrivi a farla da padrona, e come è possibile che tutti ci si debba sempre sottomettere alle leggi infernali del mercato. Non a caso in questi giorni si legge anche di macabri cioccolatini di una nota azienda che si travestono da personaggi infernali, proprio per acchiappare il consenso, il portafoglio, e magari persino le anime dei più piccoli, ignari di tutto il male che viene provocato.
La macabra carnevalata in stile horror, infatti, non ha nulla a che vedere con la silenziosa solennità dei Santi, tra l’altro una tra le feste più importanti nel calendario cristiano. La Chiesa è stata sempre particolarmente fedele al ricordo dei defunti, e la speranza cristiana non ci dice certamente che il destino finale dell’uomo è di dissolversi nella polvere, e di essere attraversato dalla morte.
Per i cristiani è il momento per fare brillare la propria luce
Al contrario, per i cristiani il destino è proprio quello di attraversare le tenebre della morte per giungere alla visione di Dio. “Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!”, è l’esclamazione di Giobbe al termine della sua vicenda di tormento e sofferenza. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza del loro Salvatore, e tutta l’esistenza è guidata dallo Spirito del Risorto.
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Allora per questo è necessario che nella Notte dei Santi si faccia brillare la propria luce. In questa notte, i fedeli infatti pregano per i santi, e per i defunti la notte seguente, invocando la loro intercessione e nutrendo la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi gli eletti nella lode della gloria di Dio.
“Perché partecipare? Per seguire le orme dei Santi”
Insomma, paradossalmente la notte che precede la festa di tutti i santi, la stessa in cui si vede bambini vestiti da mostriciattoli o giovani mascherati – con sempre maggiore artificiosità di dettagli – da zombi putrefatti, uomini e donne uccisi, veri e propri diavoli incarnati infernali, diventa un’occasione per riappropriarsi delle tradizioni e di quei principi autentici di cui il mondo ha sempre più bisogno.
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Le Sorelle Clarisse tutto questo lo dicono con grande chiarezza: “Fai brillare la tua luce. L’invito è per te che leggi, i tuoi amici e la tua famiglia. Perché partecipare? Per seguire le orme dei Santi”. Per questo la loro iniziativa è assolutamente meritoria.