Non metteremo la bandiera Irachena sui nostri profili, non ne parleranno i Tg non ci saranno speciali che approfondiranno la questione. Ma la morte non ha ne colore, ne età e neanche confini geografici, purtroppo tutto questo, questi nuovi martiri non lo sanno . 4 piccoli bambini hanno donato la loro vita a Gesù, sono morti da martiri, per non rinnegare il loro credo. Io penso che dovremmo inginocchiarci di fronte a tanta fede e coraggio, soprattutto pensando che ha compiere questo gesto sono stati dei bambini, e noi tante volte ci vergogniamo di farci il segno della croce prima di mangiare oppure di andare in giro con in mano il rosario o recitare preghiere ad alta voce. Dimenticando le parole di Gesù che ci ammonisce dicendo:
“Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”, (Marco 8,38)
Le storie dei “bambini iracheni” erano buone per i nostri giornali occidentali quando essi cadevano vittime delle bombe angloamericane sganciate per liberare Baghdad da Saddam. Quando a morire sono invece i “bambini cristiani” per mano dell’islamismo, le loro storie sono accolte con una smorfia di sussiego.
A raccontare la loro storia è stato il vicario anglicano di Baghdad, Canon Andrew White. Siamo in una enclave cristiana caduta nelle mani degli uomini del Califfato vicino alla capitale irachena. “Le cose hanno iniziato a mettersi male a Baghdad, ci sono stati bombardamenti e sparatorie; hanno iniziato a uccidere i cristiani e così molti di loro hanno iniziato a fuggire verso Ninive, da dove molti provenivano”, ha raccontato il religioso anglicano alla stampa britannica. “Un giorno sono arrivati quelli dello Stato islamico e hanno dato il via a una vera e propria caccia all’uomo. Ne hanno ammazzati moltissimi”. Compresi dei bambini cristiani. Uccisi perché cristiani. Quattro in particolare.I bambini sono stati posti di fronte alla terribile alternativa tra la conversione all’islam e la morte. I militanti islamici sono andati da un adulto e gli hanno detto: “Dì le parole per la conversione all’islam o uccidiamo i tuoi bambini”. Disperato, l’uomo ha pronunciato le parole. “L’uomo poi mi ha chiamato – ha raccontato White – e mi ha chiesto se Gesù avrebbe smesso di amarlo se avesse pronunciato la formula di abiura. Gli ho risposto che Gesù lo avrebbe amato per sempre”. I quattro bambini invece hanno risposto di no, che avrebbero seguito Gesù fino alla morte. “Noi amiamo Yeshua (Gesù in arabo, ndr), abbiamo seguito sempre Yeshua, Yeshua è sempre stato con noi”, hanno risposto i bambini ai jihadisti dell’Isis. I terroristi: “Di’ le parole”. I bambini: “Non possiamo”. Così hanno pagato con la vita. Hanno tagliato le loro teste.
Fonte: il foglio.it