Hugh Grant, l’attore confessa: “Nella Chiesa cattolica trovo pace”

Il celebre attore Hugh Grant e la fede cattolica: forse per lui è l’inizio di un percorso di conversione. Già ci sono importanti passi in questa direzione. 

Hugh Grant
Hugh Grant racconta la sua attrazione per la fede cattolica – Foto Intagram@ hugh.grant.official – lalucedimaria.it

Icona del cinema britannico, Hugh Grant è il volto di tanti personaggi di successo. Lo si ricorda in Nottingh Hill al fianco di Julia Roberts, ma anche con Andy Mc Dowell in Quattro matrimoni e un funerale. La filmografia dell’attore è vasta e prosegue con Love Actually, Bridget Jones-Un amore di ragazzo e Cloud Atlas, solo per menzionare i più famosi.

Cresciuto in una famiglia anglicana non ha praticato neppure quella fede e con il tempo è diventato un ateo convinto. Lo rivela lui stesso nel corso di un’intervista al quotidiano britannico Times in cui fa anche importanti rivelazioni sulla sua situazione spirituale oggi.

Fa parte dell’elenco dei 50 attori del Regno Unito più noti al mondo e la sua profondità d’animo è intuibile non solo dal suo sguardo e dal suo atteggiamento, ma anche dal fatto che è un filosofo autodidatta. Per molti anni, infatti, si è interessato di studiare fisolofia da sè. Adesso ha rivelato qualcosa di molto bello: sembra essere in atto un inizio di conversione alla fede cattolica.

Hugh Grant e la sua profonda attrazione per la fede cattolica

Hugh Grant, che ora ha 64 anni si è reso conto che con l’avanzare dell’età sente dentro di lui che sta avvenendo un cambiamento. Mentre prima era indifferente alla fede, adesso non è più così.

Hugh Grant
Il rapporto di Hugh Grant con la fede – Foto Instagram @hugh.grant.official – lalucedimaria.it

Confessa di esser stato ateo per interi decenni della sua vita, ma ora qualcosa è cambiato. “Invecchiando, le cose cambiano“, ha dichiarato. Certamente la maturità porta con sè una conoscenza più compiuta della cose e spesso, anche se non sempre, conduce a riflettere sul vero senso della vita.

L’attore trascorre molto tempo in Francia, dove ha una casa. Lì in un piccolo villaggio della provincia francese ha scoperto di avere una profonda attrazione verso la fede cattolica. Ha raccontato infatti una cosa molto importante, perché rappresenta un primo passo verso un percorso di conversione.

Nel piccolo villaggio dove si trova la sua casa c’è una chiesa. “Nei giorni difficili mi ritrovo attratto e mi reco lì per trovare un po’ di pace e aiuto”, ha raccontato. Il senso di pace è certamente l’azione dello Spirito Santo che tocca il suo cuore.

La percezione della misericordia di Dio

Grant sente di comprendere ciò che di profondo porta ad essere cattolici. Scherzosamente, come è nel suo stile, fa un confronto con la religione protestante e afferma che “i cattolici sembrano divertirsi di più dei protestanti: potete peccare quanto volete, basta andare dal sacerdote che vi fa pregare una serie di “Padre Nostro” e tutto si risolve. È liberatorio! I protestanti, invece, devono sempre comportarsi bene”.

Hugh Grant
Hugh Grant nel film Heretics – Foto Instagram @thescientistfilmmaker – lalucedimaria.it

Ironicamente ha colto qualcosa sull’importanza dell’esperienza della misericordia di Dio che si manifesta nel sacramento della Confessione al contrario di un tentativo esclusivamente umano di perfezionamento, che solo con le forze umane non può che fallire. Avverte che c’è la grazia di Dio ad operare: riesce certamente a cogliere un elemento che è fondamentale nella fede.

In un’altra intervista, tempo fa, aveva rivelato che la madre, che era una praticante anglicana di stretta osservanza, avrebbe voluto che lui diventasse un pastore anglicano e, addirittura, lo avrebbe voluto vedere come arcivescovo di Canterbury.

A far riflettere Hugh Grant è anche il suo ultimo film per la Eagle Pictures: si intitola Heretics ed è un horror a sfondo psicologico la cui trama vede due donne vittima di un capo mormone che le rende prigioniere per mettere alla prova la loro fede. Il confronto tra le tesi delle varie confessioni religiose è di spunto all’attore per una riflessione profonda.

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