Oggi, di fronte a eventi di gravi proporzioni, che si susseguono l’uno dopo l’altro, ci si torna a interrogare sul senso delle antiche profezie lasciate da santi, mistici e beati. Una di queste, in particolare, suscita grande interesse per la sua forza eccezionale radicata nelle parole del Vangelo.
Dopo la pandemia e la guerra, siamo alle porte di segreti che stanno per svelarsi, magari suffragati da alcune delle profezie più note e per questo così attuali?
Tra le profezie che maggiormente segnano l’immaginario e la storia del cattolicesimo ci sono quelle della Beata Anna Maria Taigi, mistica senese vissuta a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo che ricevette prima della sua morte un carisma molto particolare, che lei rinominò il dono del “sole” dopo le parole che udì pronunciare da Gesù durante una visione mistica: “È uno specchio, quello che ti mostro, che serve per farti comprendere il bene e il male”.
Le profezie della Beata Anna Maria Taigi
In quel momento la Taigi vedeva infatti una luce a “distanza di dodici piedi circa, tre piedi sopra la sua testa”. In questa erano contenute alcune visioni della durata temporale di 47 anni e che funsero poi da fonte delle sue rivelazioni, nei secoli diventate estremamente note. La Beata Anna Maria Taigi ebbe infatti il dono di preannunciare diversi eventi che poi si sono effettivamente realizzati nel corso della storia. Alcune delle profezie riguardano il destino dell’intera umanità, e per questo oggi, nei tempi estremamente particolari che il mondo sta vivendo, ritornano al centro dell’attenzione con grande forza.
Anna Maria Taigi descrisse in maniera a dir poco straordinaria con grande precisione e dovizia di particolari luoghi che lei non aveva mai visitato, come allo stesso tempo parlò di fatti che poi effettivamente ebbero luogo in epoche a lei successive. Tra queste, ci fu la sconfitta dell’esercito di Napoleone in Russia o la sua morte, ma anche la guerra in Grecia o la rivoluzione francese. Passando poi per altre catastrofi naturali, oppure per l’arrivo del pontificato di Papa Pio IX.
Una delle profezie che destano maggiore attenzione della Beata Taigi è quella dei “tre giorni di buio”, che trova importanti consonanze anche nelle parole e nelle visioni e rivelazioni di molti altri mistici e santi, da Suor Faustina Kowalska alla Beata Elena Aiello o alla mistica Teresa Musco. Non è certamente facile riuscire ad accettare premonizioni di questo calibro, non a caso ripetutamente nella storia sono molti che si affrettano a cercare di smentire le loro rivelazioni, di ammorbidirle oppure di adattarle ad interpretazioni molto più rassicuranti, o “politicamente corrette”.
Le parole pronunciate dalla mistica sui tre giorni di buio
Eppure sarebbe giusto limitarsi a leggere le parole di queste grandi sante, tra cui quelle della Taigi, che scriveva: “Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L’altro sarà mandato dal Cielo. Verrà sopra la terra l’oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e l’aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non esclusivamente ai nemici della religione”.
“Durante questi tre giorni, la luce artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele benedette. Durante tali giorni di sgomento, i fedeli dovranno rimanere nelle loro case a recitare il Rosario e a chiedere Misericordia a Dio”, spiegava la mistica. Aggiungendo che “tutti i nemici della Chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra, durante questa oscurità universale, eccetto soltanto quei pochi che si convertiranno. L’aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di orribili forme. La religione verrà perseguitata e i preti massacrati. Le Chiese verranno chiuse, ma solo per poco tempo. Il Santo Padre sarà obbligato a lasciare Roma”.
Al termine di questo tempo, la mistica preconizzava tuttavia giorni di luce. “Dopo i tre giorni di buio, San Pietro e San Paolo designeranno un nuovo Papa. Allora il Cristianesimo si diffonderà in tutto il mondo”, si legge nella sua profezia. “Egli è il Santo Pontefice scelto da Dio per resistere alla bufera. Alla fine, egli avrà il dono dei miracoli e il suo nome sarà lodato su tutta la terra. Intere nazioni ritorneranno nella Chiesa e la faccia della terra sarà rinnovata. La Russia, l’Inghilterra e la Cina entreranno nella Chiesa”.
Il bisogno di indagare la Verità nelle Sacre Scritture
Molti oggi si chiedono se queste parole hanno un legame con quanto sta accadendo nel mondo, nelle tante nazioni in guerra e in particolare in terra ucraina, dove il conflitto rischia di trascinare nel baratro il mondo intero. Eppure per conoscere la verità, senza paura di sbagliarsi, basterebbe indagare all’interno delle Sacre Scritture, dove Gesù ha parlato chiaramente di come si svolgerà la fine dei tempi.
Gesù infatti nel Vangelo ci introduce alla sua seconda Venuta, la Parusia, e all’Apocalisse, un tempo in cui la rivelazione verrà mostrata nella sua pienezza. “In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo”, si legge nel Vangelo di Matteo (Mt 24,29-34).
Momenti che saranno preceduti da altri eventi, spiega Gesù. “Quando sentirete di guerre e di rumori di guerre, non allarmatevi; deve avvenire, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in diversi luoghi e vi saranno carestie: questo è l’inizio dei dolori. Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni”.
Tuttavia, resta il fatto che nessuno conosce il giorno in cui avverranno tutti questi fatti. “Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (Mt 24,36). Parole ben radicate nel Vangelo accompagnate a una certezza che non deve mai abbandonare i fedeli e coloro che credono in Cristo. Perché, ha ricordato Gesù stesso, “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).