Umile e mendicante per raccogliere offerte per i più poveri, fu sempre dedito ai più deboli e conosciuto per la sua grande santità e per i suoi carismi
Sant’Ignazio di Laconi fu religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, per le piazze della città e le taverne dei porti instancabilmente mendicò offerte per sovvenire alla miseria dei poveri.
Era il secondo di sette figli di genitori contadini in Sardegna. Il suo percorso nei francescani è stato insolito. Durante una grave malattia, Ignazio promise di diventare cappuccino se si fosse ripreso. Riacquistata la salute, ignorò però la promessa. Quando aveva 20 anni, un incidente a cavallo spinse Ignazio a rinnovare la promessa, che questa volta rispettò.
La reputazione di Ignazio di abnegazione e carità portò alla sua nomina a mendicante ufficiale dei frati di Cagliari. Era venerato da tutti per il fulgore delle sue virtù e per i molti miracoli operati.
Ha svolto quel compito per 40 anni, nonostante fosse cieco negli ultimi due anni, quando venne dispensato dalla questua, ma nonostante ciò volle continuare a partecipare alla vita comune dei frati, sottostando a tutte le regole e pratiche disciplinari.
Durante il suo percorso, Ignazio istruiva i bambini, visitava i malati e esortava i peccatori a pentirsi. I cagliaritani sono stati ispirati dalla sua gentilezza e fedeltà al suo lavoro. Era molto apprezzato da tutti per la sua attenzione ai poveri che indirizzava al convento, ma anche per le difficoltà spirituali del prossimo: infatti la sua bontà fu strumento di riconciliazione e di conversione per molti peccatori.
Dopo la sua morte a Cagliari nel 1781, continuarono frequenti miracoli che si verificarono grazie alla sua potente intercessione; così nel 1844 l’arcivescovo di Cagliari dette inizio alla causa di beatificazione. Fu dichiarato “venerabile” da Pio IX il 26 maggio 1869, per poi essere beatificato da Pio XII il 16 giugno 1940 e canonizzato dallo stesso pontefice il 21 ottobre 1951.
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L’umile frate sardo, mendicante e illetterato, viene celebrato l’11 maggio e in Sardegna è considerato protettore degli studenti.
Giovanni Bernardi
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