Tra i tanti percorsi adibiti al pellegrinaggio il Cammino di Santiago è quello più conosciuto al mondo. La fama di questo viaggio mistico in cui i pellegrini percorrono tutta la Spagna per arrivare a Santiago di Compostela (Portogallo) è stata creata dalle testimonianze dei partecipanti, i quali hanno generalmente tratto un benessere psicofisico durante il percorso e dopo averlo concluso hanno modificato in modo rilevante la propria vita. Proprio per confermare i benefici del cammino, diverse università spagnole si sono unite con gruppi di ricerca nel ‘Proyecto Ultreya‘: un progetto creato al fine di analizzare le testimonianze dei pellegrini per ottenere dei dati statistici sugli effetti che il cammino ha sui pellegrini.
L’idea di base è quella di raccogliere dei dati sugli effetti a breve e a medio termine del Cammino di Santiago sui partecipanti. Per riuscirci Proyecto Utreya ha condiviso sul web un semplice questionario che i pellegrini possono decidere di compilare liberamente. La compilazione avviene in tre fasi: una prima della partenza, una alla fine del percorso e l’ultima 3 mesi dopo aver concluso l’esperienza. In questo modo dovrebbe essere possibile notare il cambiamento delle persone al termine del cammino e verificare se questo permane dopo qualche mese o si tratta semplicemente di una sensazione dovuta all’effetto benefico dell’attività fisica prolungata ed al contatto con la natura.
I primi dati raccolti sembrano confermare l’effetto benefico sulla salute mentale del Cammino di Santiago. Per adesso non è stata riscontrata alcuna differenza di risultato tra chi affronta il viaggio da solo o in compagnia e tra chi lo affronta per motivi religiosi o per semplice sfida personale. Tutti hanno trovato il cammino un’esperienza in grado di stimolare la meditazione, quindi di migliorare la salute psicofisica e sicuramente hanno reputato l’esperienza pregnante al punto da modificare la percezione della propria vita. Gli studiosi però invitano alla calma e sostengono che, sebbene positivi, i risultati ottenuti finora non sono sufficienti a trarre delle conclusioni oggettive.
Luca Scapatello
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