Una domanda tanto più che necessaria in questi ultimi tempi. E un sacerdote è pronto a rispondere in merito.
Tranne in alcune occasioni, quando c’è una necessità o quando si tratta di celebrazioni particolari a loro dedicate, gli animali sono presenti in chiesa.
Ma c’è chi è addirittura talmente affezionato al suo cane, che non vorrebbe mai staccarsene. Ecco allora come ha risposto un sacerdote.
Animali in chiesa: è possibile?
Quando pensiamo alla presenza di animali in chiesa, pensiamo che si tratti o di una celebrazione a loro dedicata (vedi il caso della Messa in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali) o di un caso particolare, quali ad esempio, i cani che accompagnano le persone non vedenti. In quest’ultimo caso, si tratta di animali addestrati a questo e che, di certo, sono abituati a stare fra la gente e a non dar fastidio, specie in un luogo pubblico o, come in questo caso, in un luogo di preghiera.
Eppure, la presenza di animali nelle chiese, sembra non esser più un’eccezione. Tanto che, dalle pagine di Famiglia Cristiana, un fedele, tanto affezionato al suo cane, chiede: “Sono praticante. Ho un cane. Di norma non lo porto a Messa. Quando mi è capitato sono rimasto in fondo alla chiesa senza provocare problemi o disagi. Commetto un’infrazione più grave nel portare il cane in chiesa o nel non andare a Messa per evitare di portarlo?”.
Domanda alla quale il sacerdote ha risposto così: “Forse la soluzione potrebbe non essere così drastica. Non c’è alcuna norma ufficiale che impedisca di entrare in chiesa con il cane. Il comportamento corretto dovrebbe essere suggerito in base alle situazioni e alle circostanze”.
È consentito o no portare il cane a Messa?
L’attenzione del sacerdote parte, anche, dal presupposto che, molto spesso, sono più gli esseri umani a dar fastidio durante le celebrazioni che gli animali. Ma il tutto gira anche attorno al presupposto che non c’è una norma specifica che vieta l’ingresso dei cani in chiesa o il portarli con se. “Tuttavia, è prudente prevedere che un cane, per quanto tranquillo, possa avere reazioni improvvise di fronte a persone o all’eventuale presenza di un altro animale. Non si tratta di porsi problemi morali troppo grandi, ma di usare saggezza e prudenza per prevenire situazioni imbarazzanti” – spiega.
C’è però, un qualcosa al quale fare attenzione più di ogni altro, che siamo comunque nella casa di Dio: “Senza dimenticare che sempre e dovunque l’attenzione verso gli altri è la prova dell’autenticità del nostro culto verso Dio” – conclude.
Un’attenzione in più al comportamento dell’animale per non disturbare il luogo sacro dove ci si trova.