Per avere il coraggio di rimanere Cristiano anche nelle avversità della vita, nella solitudine e nell’indigenza, bisogna pregare
Ci vuole coraggio a vivere in solitudine.
A volte si tratta di una solitudine voluta dalle circostanza, a volte di una situazione scelta, altre volte del sentimento di essere stati abbandonati, che si riversa inesorabile sulle nostre vite e lascia allo sbaraglio.
Spesso, però, quella che un cristiano vive, è una solitudine spirituale, che porta ad isolarsi dal resto della gente, per non soccombere al dilagante e inutile perbenismo o al diffuso senso di sentirsi inadatto alla società, perché fedeli al Dio creatore.
Beh, in quel caso, la solitudine può essere addirittura funzionale, anche se richiede un enorme riserva di forza e coraggio.
Ma ci serve a non sprecare la nostra fede, in attesa di tempi e persone che vogliano condividere con noi il ritorno al sacro, alla via devozionale e difficile, ma anche l’unica opportuna per avvicinarsi a Dio.
Consapevoli che, pure se stessimo in un deserto spirituale o fisico, Dio non si dimenticherebbe di nessuno di noi, ma, anzi, si presenterebbe più sovente a sostenerci, non dovremo fare altro che rimanere saldi, nella nostra sana consapevolezza del Bene eterno e supremo, cui tendiamo e a cui siamo tutti chiamati.
Il nostro esempio di tenacia perseveranza indurrà altri a seguirci, perché mostrerà, pur nelle difficoltà di un mondo che speso ci rema contro, che è possibile essere cristiani autentici, veri seguaci di Cristo Risorto.
Signore, sono solo/a, non ho amici, non ho nessuno con cui aprirmi e condividere la vita.
Sono solo/a anche quando sono immerso/a nella gente.
E’ una sofferenza indicibile.
Signore, non permettere che io affoghi risucchiato/a dal vortice della solitudine.
Donami la forza di rompere il guscio per primo/a e di aprimi agli altri, di dare fiducia gratuitamente.
Aiutami ad incontrare le persone con le quali condividere le mie giornate e a cui dare tutto questo desiderio di amare, che tu mi hai donato. Amen.