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Il Coronavirus arriva a Medjugorje: la reazione è di grande fede.

Una notizia che è innanzitutto un invito a pregare per gli abitanti di Medjugorje, coinvolti anche loro nella lotta contro il COVID-19.

In special modo per i frati e le suore colpite dal contagio, che hanno sempre pregato per noi, pellegrini a Medjugorje. Ora tocca a noi fare la nostra parte, e sostenerli. La notizia è stata data da padre Tomislav Pervan, teologo, ex provinciale della provincia francescana dell’Erzegovina. Ed ora è in servizio in qualità di direttore spirituale e confessore presso il convento delle suore situato nella zona di Miletina, vicino a Medjugorje.

Tramite una lettera dai toni sereni e piena di abbandono a Dio, ha informato i parrocchiani che lui, un altro frate e tre suore sono risultate positive al Coronavirus. Lo scritto è stato poi pubblicato sul portale dell’Ercegovina (hercegovackiportal.com).

Di seguito la versione italiana della lettera di padre Pervan

“Cari miei, spiacevole notizia.

Il Coronavirus è entrato nel monastero dove abito da sette anni. Sono il sacerdote delle suore, e ogni giorno ero in parrocchia a Medjugorje a fare servizio di predicatore e confessore, in particolare. Sono confessore da oltre 20 anni. Grazie al Signore. Ieri abbiamo fatto il test, io e un altro frate, e tre suore. Siamo tutti positivi.

Se ricordate bene, mercoledì mattina vi ho ricordato di pregare per il Santo Padre il quale è anche lui a rischio, ma nelle vostre preghiere ho messo anche le mie intenzioni personali. Alcune persone questo hanno interpretato come se qualcosa non andasse bene.

Martedì pomeriggio ho avuto febbre, avvertito i brividi e il freddo. Tipico per me quando ho l’influenza. Debolezza e il tremore nella parte dei lombi. Al mattino avevo già una temperatura non superiore a 37,7-8. Ho chiamato immediatamente la mia sorella che mi ha dato delle medicine. Quindi, dal quel lato ero a posto. Negli ultimi giorni la febbre scendeva e non saliva nel modo che è tipico per i pazienti di Coronavirus.

Pensavo fosse una normale influenza

Non ho avuto nessun problema respiratorio in particolare, né con i polmoni, né con i bronchi. Respiravo normalmente senza alcun disturbo, senza sensazioni di bruciore di quale gente parla. Pensavo fosse una influenza annuale normale, i sintomi erano quelli. La febbre stava al limite, circa 37,00 gradi, un pò meno, un pò più. Comunque ieri ho fatto il test ed era positivo. Tutto sommato, una lieve infezione. 

Dal giorno in cui è entrato in vigore il divieto della circolazione per le persone oltre i 60 anni (padre Pervan ha 73 anni) non sono andato da nessuna parte da questa casa e questo cortile, non ho accesso la macchina, stavo alle regole.

Ma qualcuno ha portato il virus a casa. Nella casa ci sono 23 suore, di età avanzata, le quali hanno trascorso la vita dedicandosi a Dio e alla Chiesa. Ma loro sono ancora persistenti nella preghiera. Loro sono in pericolo. Non so come sarebbe stato il quadro completo se tutte le suore si fossero testate. Probabilmente ci sarebbero stati più casi del contagio. E bene, ora tutti è nelle mani del Signore e dei medici.

Com’è avvenuto il contagio

Il frate ha poi voluto chiarire come sia avvenuto il contagio per mettere a tacere inutili chiacchiere. E come lui stesso afferma, è molto probabile che abbia contratto il virus da una suora in servizio a Roma, che il 6 marzo è rientrata in Croazia, chiaramente non consapevole di essere positiva al COVID-19, per partecipare a degli esercizi spirituali a Bijelo Polje.

Da lì si è recata poi in visita al convento dove ha vissuto per anni, lo stesso dove risiede il frate. Le cui condizioni di salute al momento sono buone. A parere dei medici ha superato la fase più critica, e ora deve seguire la terapia prescritta. Padre Pervan affida tutto con fiducia nelle mani del Signore :“Spero che tutto funzioni bene, con l’aiuto del Signore”.

Vi prego inserite nostro monastero e le suore nelle vostre preghiere perché tutte e tre lavoravano nel Villaggio della Madre! Chiediamo al Signore di allontanare da noi questo male! Grazie al Cielo. Tomislav Pervan”

Conclude così la lettera di padre Pervan, con l’invito a pregare per loro. A cui si unisce l’invito di Vicka alla preghiera. Ieri sera la veggente ha chiesto di recitare insieme alle 21, i misteri della Gloria.

Un invito a cui rispondiamo con tutto il cuore! E personalmente faccio i migliori auguri di pronta guarigione a padre Tomislav Pervan che ho avuto il piacere di conoscere e stimare. Un sacerdote dall’aspetto severo ma con il cuore di padre.

Simona Amabene

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Simona Amabene

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