Davanti a chi, ancora oggi, può dubitare della presenza del demonio e della sua azione contro l’uomo, questa testimonianza è di grande importanza.
Francesco, per anni, ha subito la presenza di Satana. Sin da bambino, lui si è impossessato del suo corpo ma, alla fine, qualcosa di miracoloso è avvenuto.
Una storia che fa rabbrividire, fatta anche di preghiere e continui esorcismi. Un lungo periodo della sua vita che lo ha profondamente segnato, ma dal quale il Signore lo ha liberato.
Francesco Vaiasuso: il demonio si accanisce
È difficile pensare come il demonio possa riuscire a possedere una persona sin dalla più tenera età e metterlo sotto il suo giogo per anni ed anni. Eppure è così e testimone di questa possessione così lunga ed, al tempo stesso, anche molto dolorosa, è Francesco Vaiasuso.
La sua storia in molti non la conoscono, ma che diventa essenziale per farci comprendere come Satana sia davvero presente, esista e può impossessarsi della nostra vita, non soltanto facendoci compiere azioni che non vogliamo, ma anche prendendosi gioco e, ripetiamo, “possesso”, anche della nostra mente.
Francesco ha raccontato la sua storia anche in alcuni programmi televisivi, come “La vita in Diretta”, è stato aiutato da diversi esorcisti, anche di forte calibro. Eppure Satana sembrava che quel corpo e quella persona la volesse realmente e fortemente, fino a quando qualcosa non è successo.
Ma partiamo dall’inizio. La storia di Francesco è una storia complessa e che lo vede protagonista, dall’età di 4 anni sino ai 31 anni, sotto il giogo del demonio. Non pensiamo ad una sola ed unica possessione. No: sarebbe troppo semplice. Purtroppo il giovane è stato posseduto da ben 27 legioni di demoni. Come se parte dell’intero esercito del male si fosse accanito su di lui, rendendo questo periodo della sua vita il più brutto possibile.
Ma Francesco non era solo nella lotta contro il demonio. Durante i momenti più violenti, qualcuno gli è apparso per dargli forza e conforto allo stesso tempo: era San Giovanni Paolo II, che gli indicava anche una via d’uscita. Oggi Francesco, originario di Alcamo, ha più di 40 anni ed ha deciso di raccontare questa sua tragica vicenda in un libro, dal titolo “La mia possessione. Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni”.
Satana sottomette il suo corpo
Come lui stesso racconta, il demonio, in tutti questi anni, aveva ordinato ai suoi membri dell’esercito di “sottomettere e sventrare” il suo corpo. Il suo racconto ha davvero del terrificante e pone, anche a chi è ancora scettico su questo argomento, a ricredersi, perché il demonio esiste davvero.
Come ha fatto Francesco a capire di esser posseduto? Il tutto è partito dalla malattia e da anni di sofferenza a cui nessuno sembrava trovar rimedio. La scelta, poi, di effettuare un ritiro spirituale alle Madonie e, lì, l’incontro con un padre gesuita che intuisce che, dietro la sofferenza di Francesco c’è ben altro. Una sofferenza spirituale: insieme a lui recitano una preghiera, fino a quando il gesuita fa una richiesta particolare a Francesco. Una rinuncia allo spirito di medianità.
È lì che accade qualcosa al giovane: non riesce a pronunciare quella parola, come se qualcuno da dentro glielo impedisse. Un suono strano, quasi disumano, esce dalla sua bocca, la parola “spirito” è proprio quella che Francesco non riesce a pronunciare. Sono solo un miscuglio id sillabe senza alcun significato quelle che escono dalla sua bocca.
L’incontro con Padre La Grua
Inizia a sudare e a sbavare. Apparentemente sembra un sintomo dei suoi malanni, ma Francesco sente che dentro di sé c’è qualcosa di diverso che alberga, qualcosa di oscuro. Da lì, la sua volontà di chiedere aiuto a diversi sacerdoti, fino anche a Padre Matteo La Grua, esorcista. Ed è proprio durante il loro incontro che Francesco va in dissociazione.
Inizia nuovamente a sbavare, inveisce e qualcuno sta prendendo il sopravvento sul suo di corpo. Ma la sua mente è ancora lucida, tanto che riesce a capire quello che sta avvenendo, sa che non può esser lui ad avere tali reazioni così violente.
Da lì, nel corso degli anni, Francesco subisce centinaia di esorcismi. Tutti gli esorcisti della sua Sicilia conoscono il suo caso, ma nessuno di loro è riuscito a liberarlo da quegli spiriti immondi. Ciò che colpisce, però, è che Francesco, nonostante fosse posseduto, era sempre cosciente di ciò che gli accadeva e quando gli accadeva, il che ha reso il suo caso ancora più particolare.
Fino a quando, qualcosa di straordinario succede. Durante gli esorcismi, come lui stesso racconta, prima della liberazione, “arrivavano i santi a sostenerlo e a confortarlo” e, durante i momenti più violenti, il suo viso mutava e assumeva un’espressione serena, forse conscio anche della visione proprio dei Santi.
L’aiuto e il conforto dei Santi
San Giovanni Paolo II e anche Padre Pio erano lì con lui a confortarlo. “La tua sofferenza sta aiutando tante altre persone. Resisti, presto sarai libero” – gli aveva confidato il Santo di Pietrelcina. E sarà proprio Papa Wojtyla a rapirlo, un giorno, e a portarlo in cielo. Sotto i suoi piedi vi era il suo corpo in dissociazione, con davanti un prete che stava pregando per lui. Mentre lì, in cielo, vi era la sua anima che parlava con il Santo Pontefice: “Devi andare li” – gli dice il Papa.
Qual era questo posto? Francesco si volta e vede una Piazza San Pietro gremita di persone in ogni ordine di posto.
L’esorcismo di padre La Grua lo guarì. Il diavolo rivelò durante un esorcismo che, quando era piccolo, Francesco Vaiasuso partecipò inconsapevolmente a un rito di consacrazione al demonio. “Partecipai a una messa nera all’età di 4 anni e bevvi dal calice di quella messa” – racconta. Da quella giornata fatidica, si originò il maleficio.
Prima di guarire, subì più di 400 esorcismi. L’ultimo durò un giorno intero, a Rimini, condotto da Padre Rufus Pereira. Dentro di lui c’erano 27 legioni di demoni.