LE TENTAZIONI DEL MALE
Il libro di Giobbe ricorda: “… e (Dio) disse all’uomo: “Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza.”, una frase che dovremo ripeterci ad ogni respiro.
Durante la XII edizione dell’incontro su “Esorcismo e preghiera di liberazione”, svoltasi presso l’Ateneo Regina Apostolorum di Roma, Monsignor Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, ha esposto molti fatti, attingendo soprattutto dalla cronaca nera, in cui è possibile scorgere la seduzione malvagia e devastatrice di satana.
E’ un’evenienza quotidiana a cui i fedeli e i sacerdoti soprattutto, devono essere costantemente allertati, per non sottovalutare nessun attacco del principe di questo mondo, ne ridurre, ciò che accade per mezzo di individui malvagi e violenti, a problematiche psichiche o di adattamento, che pur sussistono, ma che probabilmente hanno radici nella sfera spirituale, molto più di quanto si possa immaginare.
L’Arcivescovo ha citato, tra gli altri, l’insano gesto omicida, avvenuto proprio a Ferrara solo un paio di mesi fa, di quel ragazzino che uccise i genitori dell’amico (in accordo con lui), per poi tornare tranquillamente a casa, come se nulla fosse successo, e giocare ai videogiochi.
“L’inferno c’è e sono questi i fatti in cui il demonio alberga.” –dice il Monsignore.
Quello che apparentemente sembra un atto senza ragione, ma di una violenza inaudita, cela la caduta dell’uomo nella rete tentatrice del male e dell’inferno.
Proprio il male è un’esperienza molto personale, in quanto ognuno può esserne vittima e difficilmente se ne difende vittorioso, ma attacca la società tutta, la comunità nella sua tessitura morale e di fede.
La cosa peggiore che potremmo fare è non credere che questo sia reale, perché ci metteremmo in una condizione, senza scampo, in cui non riconosceremmo il male e, di conseguenza, non ce ne potremmo difendere.
Ciò che ci aiuta invece è la ricerca della verità che ci renderà liberi, la certezza che si debba stare in guardia, poiché: “La tentazione contro Dio è sollecitata dal principe di questo mondo. La ribellione dell’uomo non riduce il potere di Dio. Il demonio ha una battaglia perduta, ma può infilare in questa guerra, infinite battaglie positive cioè strappare l’uomo al rapporto con Dio.”.