I dettagli su questa spesa pubblica fuori dalla norma, però, non si limitano a questi e sebbene il vice premier lasci a Toninelli il compito di entrare nei particolari si sofferma su quella che era l’intenzione di ristrutturazione del mezzo di Renzi: “A Renzi questo non bastava – dice infatti il leader del M5S – aveva fatto stanziare anche 20 milioni di euro per costruire all’interno una camera da letto con bagno, per stare comodo”.
Concluso l’intervento Di Maio lascia spazio a Danilo Toninelli, il quale per prima cosa comunica alle persone in ascolto che il governo attuale ha provveduto a “stracciare” il contratto di leasing stipulato dal precedente governo: “Stiamo stracciando un contratto fatto dalla presidenza del consiglio con Alitalia che a sua volta ha fatto un contratto di leasing con Etihad. Al tempo dell’acquisto questo mezzo costava 25 milioni di euro, la prima rata pagata dal governo italiano per il leasing aveva lo stesso costo, ce ne sarebbero state altre 96 per 8 anni”. L’intervento del governo porterà alle casse dello Stato 108 milioni di euro che altrimenti sarebbero stati utilizzati per pagare un aereo che con i suoi 300 posti non sarebbe servito ad altro, stando a quanto dicono i due ministri, che a sperperare denaro, dato che l’Italia possiede altri jet di Stato adibiti agli spostamenti della squadra di governo che sono di proprietà e meno lussuosi ma che svolgono pienamente la loro funzione.
Luca Scapatello
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