Il miracolo di Amanda Maria Paola Tagliaferro inizia da una storia davvero speciale, a partire dal nome che la lega profondamente a colui che l’ha salvata. Una vita che secondo il parere dei medici che hanno avuto in cura la sua mamma, non sarebbe mai dovuta venire al mondo. Vanna Pironato ed Alberto Tagliaferro sono due giovani genitori come tanti: una quotidianità semplice fatta di consuetudini, come il lavoro, la scuola del figlio maggiore Riccardo, la spesa nel fine settimana. Nulla di più o di meno di tante altre famiglie, fin quando un evento arriva a scuotere gioiosamente la loro vita: Vanna scopre di essere in attesa ed è tutto un tripudio di pensieri, auguri ed aspettative. Così inizia il racconto di quella che sarà la vicenda dal profumo soprannaturale che giustificherà la santificazione di Papa Paolo VI.
Il miracolo di Amanda, “figlia” di Papa Paolo VI
Davanti ad una platea di oltre duecento fedeli giunti alla Parrocchia di Cerea, in provincia di Verona, per ascoltare la loro testimonianza, i coniugi Tagliaferro hanno descritto il loro calvario, terminato con la nascita di Amanda. Dopo la scoperta della gravidanza Vanna, come tutte le mamme in attesa, si prepara per effettuare tutti i controlli del caso. Un evento improvviso e drammatico giunge però a turbare la serenità familiare: alla tredicesima settimana la donna decide volontariamente di sottoporsi alla villocentesi, un esame utile a segnalare eventuali anomalie del feto. A seguito di questo, Vanna subisce una rottura delle membrane con la conseguente perdita del liquido amniotico. In queste condizioni il feto non riuscirebbe a sopravvivere, per cui i medici le consigliano di abortire. Una situazione disperata, in cui mille pensieri offuscano la mente di Vanna ed Alberto, distrutti dal dolore: “Ho pensato che era colpa mia se Amanda non fosse nata, perchè avevo scelto io di fare la villocentesi. Invece alla fine il Signore mi ha premiata”.
L’inizio del calvario e l’intercessione del Papa
La coppia decide di confidarsi con familiari ed amici, alla ricerca di un conforto, ma arriva di più: un’amica suggerisce loro di affidare le loro preghiere a Paolo VI, considerato il mediatore privilegiato per una sorprendente analogia con un caso simile, risoltosi positivamente. Così Vanna ed Alberto si recano al Santuario delle Grazie di Brescia per pregare il beato Montini. Da quel momento inizia un viaggio continuo per l’Italia, tra ricoveri e visite mediche di ogni tipo: “I dottori ci facevano sentire appena il cuore della nostra piccola, per evitare che ci affezionassimo. Dicevano che prima o poi avrebbe smesso di battere da solo, invece lei continuava a lottare” ricorda Alberto. Ogni giorno la preghiera era rivolta incessantemente a Papa Paolo VI, affinchè intercedesse perchè la bambina continuasse a vivere. Fin quando il 25 dicembre 2014 giorno della nascita di Gesù, alle 6.58 Vanna dà alla luce Amanda. Uno scricciolo di poco più di 800 grammi, contro il gigante della scienza che la voleva semplicemente “mai nata”.
La causa di santificazione di Giovanni Battista Corsini
Dopo diversi mesi di terapia intensiva Amanda rientra a casa con i genitori ed il fratellino, in perfetta salute. Il caso viene studiato da un team di specialisti, che lo hanno giudicato “scientificamente non spiegabile”. Nelle condizioni in cui versava il feto, era naturalmente impossibile che potesse svilupparsi e crescere come invece è accaduto ad Amanda. Anche la Congregazione per le Cause dei Santi del Vaticano non ha potuto fare altro che attribuire all’evento il carattere di “soprannaturale”. Grazie alla testimonianza dei coniugi Tagliaferro il prossimo 14 ottobre il beato Giovanni Battista Corsini sarà canonizzato e diventerà San Paolo VI.