Una storia impressionante che ha dell’incredibile e che ci porta in quella che la tradizione chiamano la “Valle Santa”.
In un convento in provincia di Rieti, sono stati trovati e poi custoditi, i corpi incorrotti di 17 suore, tali dal 1700. La troupe di un programma televisivo ci ha portato per mano alla scoperta della storia di questo luogo e, anche, alla ricerca delle origini di queste suore.
Suore dai corpi incorrotti: la scoperta
Corpi conservati così dal 1700 all’interno del convento dove, forse, hanno dato inizio alla loro vita pastorale. Sono 17 quelli ritrovati e che, ancora oggi, sono lì custoditi. La troupe del programma di Tv2000 “Ai confini del Sacro”, è entrata nel convento di clausura ed ha portato alla luce una scoperta, anche se non molto recente.
Il viaggio parte al centro della Sabina, terra di Santi e Patroni, conosciuta da tutti anche con il termine di Valle Santa, dato che anche lo stesso San Francesco D’Assisi più volto soggiornò in questi luoghi. La comunità religiosa delle Clarisse eremite qui vive ed ha il suo convento.
Suor Maria Chiara: “Sono 17 corpi e un teschio qui ritrovati”
“Al momento della fondazione erano clarisse eremite” – con queste parole, la Badessa del monastero Clarisse eremite di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, Suor Maria Chiara Farfalla, inizia a raccontare la storia di queste 17 suore dai corpi incorrotti – “Sono 17 corpi e un teschio e non si sa a chi appartengono. Noi abbiamo i nomi di tutte le prime sorelle, però non si possono collegare nomi e corpi”.
La storia parte dall’Editto di Saint Cloud del 1804, voluto da Napoleone. L’ordine era quello di porre i cimiteri al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati ed arieggiati. I corpi di queste suore, allora, sono sempre stati lì in convento, o prima erano stati sepolti in un cimitero, forse all’interno delle mura dello stesso convento?
La loro sistemazione nel 1993
“Nel 1993, durante il centenario di Santa Chiara, abbiamo spostato i corpi di queste sorelle da una stanza chiusa dove erano stati sistemati affinchè non si rovinassero, nell’urna dove sono, oggi, posizionate.
Come ci ha raccontato la nostra Madre, che ha studiato questa storia, queste erano le prime sorelle di questa comunità, verso la fine del 1600 e agli inizi del 1700” – continua Suor Maria Chiara.
Ma come sono conservati questi corpi? Sono intatti oppure no? Seguiamo attentamente la vicenda attraverso il video di questa trasmissione.
Fonte: tv2000
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ROSALIA GIGLIANO