Il Padre nostro: così Gesù ci ha rivelato l’essenza di Dio

Attraverso simbolici e importantissimi esempi, Gesù ci ha mostrato l’essenza di Dio come nostro Padre. A raccontarci questo fondamentale insegnamento del Cristo è il Vangelo di Luca, che ci mette in luce le parole di Gesù.

Dio Padre
Gesù ci insegna che Dio è Padre – LalucediMaria

Dio è il Padre Nostro: questo è uno dei concetti fondanti dell’intera cristianità. Di fatto, è stato lo stesso Gesù a insegnarci l’emblematica preghiera del Padre Nostro, Egli stesso ci ha guidato nel mettere in pratica questo insegnamento. Eppure, ciò su cui si vuole focalizzare l’attenzione in questa sede non è la preghiera in sé, quanto la modalità attraverso cui Gesù ha mostrato a tutto il mondo quanto l’amore di Dio fosse un amore paterno e, allo stesso tempo, come Dio si comporta con noi nelle stesse modalità con cui un padre si comparta con il proprio figlio. Il passo preso in considerazione lo leggiamo nel Vangelo di Luca, precisamente all’undicesimo capitolo del racconto. Riprendendo le parole di Gesù Stesso, Luca scriveva: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione?” (fonte: Luca, 11).

Dio è Padre: ce lo insegna Gesù

Per offrirci questo prezioso insegnamento, Gesù si avvale di esempi molto concreti e relativi alla vita di tutti i giorni. Quale padre, dunque, offre una pietra a un figlio che gli chiede del pane? Quale padre offre una serpe a quel figlio che gli chiede del pesce? La risposta è: nessuno. Nessun padre farebbe qualcosa del genere. Allora, da qui parte un’ulteriore riflessione di Gesù, che riporta direttamente a chi lo ascolta. Se dunque l’uomo, che è malvagio, è capace di dare buoni doni ai propri figli, quanto più il Padre divino, per l’appunto Dio, potrà dare lo Spirito Santo a coloro che lo chiedono. Questo insegnamento si pone come fondamentale sotto tutti i punti di vista. Dapprima per quanto riguarda i doni che Dio è in grado di dare ai propri figli: doni che vanno al di là del terreno, doni come lo Spirito Santo.

La metafora dell’amore

E poi Gesù, da grande insegnante qual è, fa capire a chi lo ascolta il concetto riportando degli esempi comprensibili. Una serpe al posto del pesce, uno scorpione al posto di un uovo, una pietra al posto del pane: un padre, per quanto malvagio con gli altri, si mostrerà sempre amorevole di fronte ai figli e per questo non potrà mai donare le cose riportate poc’anzi. Questo passo riporta l’infinita generosità e bontà di Dio nei confronti dei propri figli: ci invita a porre una riflessione sull’amore di Dio. Questo è un amore che non si limita a raccogliere e a esaudire le richieste terrene, ma va oltre. Allo stesso modo, Gesù ci invita anche a riflettere sulla natura delle richieste: Dio è in grado di offrirci lo Spirito Santo. Questo è dunque un invito a vivere una vita piena, in comunione con il Padre divino, Dio.

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