Il+Papa%3A+di+cosa+ha+bisogno+l%26%238217%3BEuropa+oggi%3F+Ecco+il+suo+invito+ai+politici
lalucedimaria
/il-papa-di-cosa-ha-bisogno-leuropa-oggi-ecco-il-suo-invito-ai-politici/amp/
Notizie

Il Papa: di cosa ha bisogno l’Europa oggi? Ecco il suo invito ai politici

Quali sono le sfide del pluralismo e della globalizzazione? Come si coniuga, nell’attività istituzionale, la fraternità umana? Una lettera del Papa cerca di rispondere a tutti questi interrogativi e indica la “stella polare” da seguire.

Dal suo letto di ospedale al Policlinico Gemelli, papa Francesco non smette di esprimere la sua preoccupazione – tra le altre cose – per il livello della democrazia nel vecchio continente.

Poco interesse per la politica europea

Quando ci furono le prime elezioni del Parlamento Europeo, la gente si è interessata, era una novità, un passo avanti importante nella costruzione dell’Europa unita”, scrive il Santo Padre nella sua lettera ai membri del Partito Popolare Europeo all’Europarlamento.

Ma, come sempre, col passare del tempo l’interesse diminuisce; e allora è necessario curare bene il rapporto tra i cittadini e i parlamentari. Questo è un problema classico delle democrazie rappresentative”, osserva il Pontefice nella sua missiva.

Altro spunto del messaggio: se da un lato, c’è la necessità di un certo “pluralismo interno” ad un “grande gruppo parlamentare”, dall’altro “su alcune questioni in cui sono in gioco valori etici primari e punti importanti della dottrina sociale cristiana occorre essere uniti”.

Da questo punto di vista, “il politico cristiano dovrebbe distinguersi per la serietà con cui affronta i temi, respingendo le soluzioni opportunistiche e tenendo sempre fermi i criteri della dignità della persona e del bene comune”.

In tal senso, i politici del Partito Popolare Europeo possono attingere ai principi della “dottrina sociale della Chiesa”, in particolare alla “solidarietà” e alla “sussidiarietà”.

Una “buona organizzazione”? Non basta!

Un ulteriore aspetto affrontato dal Papa è “la visione di un’Europa che tenga insieme unità e diversità”. L’auspicio è per “un’Europa che valorizzi pienamente le diverse culture che la compongono, la sua ricchezza enorme di tradizioni, di lingue, di identità, che sono quelle dei suoi popoli e delle loro storie”.

Per realizzare questo obiettivo servono “forte ispirazione”, un’“anima”, dei “sogni”, dei “valori alti” e una “visione politica alta”; non basta, dunque, una “buona amministrazione”. Non bisogna puntare “solo a un’organizzazione che tuteli gli interessi delle nazioni europee, ma a un’unione dove tutti possano vivere una vita a misura d’uomo, fraterna e giusta”.

La “fraternità” e l’“amicizia sociale” sono parole chiave alle quali Francesco affida il suo “sogno”, già “condiviso con tutta la Chiesa e tutti gli uomini e le donne di buona volontà” nella sua enciclica Fratelli tutti. Inoltre “un progetto di Europa oggi non può che essere un progetto di respiro mondiale”.

Secondo il Santo Padre, “i politici cristiani oggi si dovrebbero riconoscere dalla capacità di tradurre il grande sogno di fraternità in azioni concrete di buona politica a tutti i livelli: locale, nazionale, internazionale”. A riguardo, il Pontefice menziona “sfide come quella delle migrazioni, o quella della cura del pianeta”, che andrebbero tutte affrontate dal “grande principio ispiratore” della “fraternità umana”.

L’Europa d’oggi… così simile a quella medioevale

Ai membri del Ppe, il Papa chiede di fare “memoria delle origini”, con riferimento a “come è nata l’Europa unita” e alla “tragedia delle guerre del XX secolo”.

Il “graduale e paziente lavoro di costruzione di un’Europa unita” ha avuto come ideale la generazione di uno “spazio dove si potesse vivere in libertà, giustizia e pace, rispettandosi tutti nella diversità”. Un progetto che oggi è “messo alla prova in un mondo globalizzato” ma che “può essere rilanciato attingendo all’ispirazione originaria, che è più che mai attuale e feconda non solo per l’Europa, ma per l’intera famiglia umana”.

Un ultimo riferimento ai giovani, ovvero a solo che “vivono di più l’Europa unita”. Al giorno d’oggi, ormai “per i giovani ormai è normale, ad esempio, fare una prima parte di studi nel proprio Paese e specializzarsi in un altro. Un po’ come avveniva nel Medioevo: si studiava un po’ a Padova, un po’ a Parigi, un po’ a Oxford o a Heidelberg”.

Guardando proprio ai giovani, bisogna pensare “a un’Europa e a un mondo che siano all’altezza dei loro sogni. Alla luce di questo, il Papa incoraggia i membri del Ppe ad “andare avanti con coraggio e speranza, con l’aiuto di Dio. Il Vangelo sia la vostra stella polare e la Dottrina sociale la vostra bussola”, conclude il messaggio.

Luca Marcolivo

Scritto da
Luca Marcolivo

Recent Posts

  • Preghiere

23 febbraio: Madonna delle Grazie di Pennabilli, una luce misteriosa scaccia i soldati

Esplosioni di luce, lacrimazioni miracolose. La Madonna delle Grazie di Pennabilli interviene e salva gli…

52 minuti fa
  • Opinioni e Approfondimenti

Ritrovare Dio con l’amore: la via della rigenerazione spirituale

L'amore per Dio non è un semplice sentimento, ma un atto che ha il potere…

2 ore fa
  • Discorsi del Papa

Angelus 23 febbraio 2025: Papa Francesco, gravemente malato, si commuove

Mentre nel mondo c'è apprensione per le sue condizioni, dal letto d'ospedale papa Francesco si…

3 ore fa
  • Santi

Oggi 23 febbraio, festa di San Policarpo: messo sul rogo, ma un prodigio sorprende tutti

Vescovo di Smirne, san Policarpo è un martire del II secolo. Quando però è stato…

8 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Vangelo di oggi 23 Febbraio 2025: Lc 6,27-38 | Commento di Papa Francesco

Meditiamo il Vangelo del 23 Febbraio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

9 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino 23 Febbraio 2025: “Concedimi di bere al Tuo calice”

La domenica è il giorno della devozione alla Santissima Trinità. Lodiamo e glorifichiamo il Signore…

10 ore fa