Il Papa e i vescovi francesi reagiscono agli atti barbari di Nizza

Dopo la tragedia dell’attentato di Nizza, il Papa condanna “nel modo più energico tali violenti atti di terrore”, assicurando la sua vicinanza alla Francia e ai cattolici.

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Poco tempo dopo l’attentato, infatti, il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Parolin, ha inviato un messaggio al vescovo di Nizza, André Marceau, in cui riporta lo stato d’animo e le parole di Francesco.

Le parole del Papa e della Santa Sede

Soltanto pochi minuti prima il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni aveva spiegato che si tratta di “un momento di dolore, in un tempo di confusione. Il terrorismo e la violenza non possono mai essere accettati”.

“L’attacco di oggi ha seminato morte in un luogo di amore e di consolazione, come la casa del Signore”, sono le parole di Bruni rilasciate ai giornalisti. “Il Papa è informato della situazione ed è vicino alla comunità cattolica in lutto. Prega per le vittime e per i loro cari, perché la violenza cessi, perché si torni a guardarsi come fratelli e sorelle e non come nemici, perché l’amato popolo francese possa reagire unito al male con il bene”.

La basilica di Nizza in cui è avvenuto il terribile attentato – photo web source

La reazione di tutte le chiese di Francia

Energica è stata anche la reazione di tutte le chiese di Francia, che hanno suonato contemporaneamente le campane. Il paese è infatti terribilmente scosso dopo questi fatti. L’ex rettore della basilica dove si è consumata a tragedia ha parlato con i media vaticani soffermandosi in particolare sulla morte di Vincent, il sagrestano da lui stesso chiamato a questo servizio anni prima.

“Sono venuto a conoscenza che ad essere decapitato è stato il mio sagrestano – il sagrestano! – e che altre persone sono state ferite”, ha affermato sconvolto il religioso. “Sono stato nella parrocchia per 16 anni, sono cresciuto in questo quartiere, è la mia chiesa. Non so per quale motivo abbiano preso di mira la basilica di Notre Dame di Nizza, siamo piuttosto una città pacifica. Ma i folli se la prendono con qualsiasi cosa”.

Il rettore della Basilica: “Non è finita qui. Se non reagiamo, ci sarà altro”

Guardando al futuro, il rettore non è affatto ottimista. “Penso che non sia finita qui”, dice. “Ci saranno altri problemi se non reagiamo. Sono molto addolorato per ciò che è accaduto, perché sono io dieci anni fa ad avere fatto entrare qui Vincent come sagrestano. E poi, morire così… è spaventoso”.

Papa Francesco ha reagito condannando in maniera energica le violenze barbare di Nizza – photo web source

Padre Vincent Bottin della parrocchia della Santa Famiglia a Nizza, ha chiesto la forte preghiera di tutti i cattolici. Bisogna reagire “come sempre la Chiesa ha fatto: rimanere aperti a tutti”, ha detto il religioso. “Noi abbiamo una missione di preghiera nelle nostre chiese e dobbiamo lasciarle aperte, pregare e continuare a vivere e ad annunciare la Buona notizia del Vangelo. Solo questo possiamo fare, tutto il resto non è in linea con il messaggio di Cristo”.

Il parroco di Nizza invita a non avere paura

Il messaggio tuttavia che il sacerdote si è sentito di dare è quello di “non avere paura: questo è un momento della storia umana per noi che siamo in Francia, ma non è la fine del mondo”.

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“Per noi la conversione si fa nel cuore”, ha continuato il religioso. “Dunque dobbiamo essere sicuri di non reagire contro le persone ma dimostrare la nostra fede nel Cristo e nel cammino verso il Paradiso. Dobbiamo essere dunque attenti a non fare del male a nostra volta”.

Il presidente della Conferenza episcopale francese: prevalga Cristo

Anche il presidente Conferenza episcopale francese, l’arcivescovo Éric de Moulins-Beaufort di Reims, ha espresso subito tutto il suo sgomento per quanto accaduto. “La mia tristezza è infinita di fronte a ciò che di disumano possono fare altri esseri umani”, ha affermato, spiegando che tutte le chiese di Nizza sono state messe sotto la protezione della polizia.

San Paolo a Roma inviato di Cristo

Il vescovo ha assicurato le sue preghiere. “Tutte le mie preghiere vanno alle vittime, ai loro cari, alle forze dell’ordine in prima linea in questa tragedia, ai sacerdoti e ai fedeli feriti nella loro fede e speranza”, ha detto. “Che lo spirito di perdono di Cristo prevalga di fronte a questi atti barbari”.

Giovanni Bernardi

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