Papa Francesco ha scritto al noto attore italiano affidandogli una vera e propria “missione”. Bergoglio gli ha inviato una lettera riservata, che però il comico ha ha avuto piacere di diffondere.
La richiesta che Bergoglio ha fatto al volto noto del cinema italiano è però molto precisa e particolare. Pochi sanno che infatti da mesi era già iniziato uno scambio di lettere tra i due.
Lino Banfi, volto estremamente famoso in tutto il Paese per le sue numerose commedie “all’italiana”, ha rivelato pubblicamente il contenuto dello scambio epistolare, e in un’intervista al Corriere della Sera ha deciso di andare ancora più a fondo nella questione.
La lettera arrivata a casa il giorno del suo compleanno
“Gli avevo scritto in primavera, per ringraziarlo di avermi ricevuto a dicembre, a Santa Marta, in Vaticano nei giorni del suo compleanno, l’ottantaquattresimo”, ha spiegato Banfi. “Mi era venuto incontro per dirmi che ero una persona importante, ero conosciuto come il nonno d’Italia. Al che gli avevo risposto che lui era l’abuelo del mundo, il nonno del mondo…“.
Nel mese di luglio, Lino Banfi, che coetaneo del Papa, ha compiuto 85 anni. Nel giorno del suo compleanno, però, è arrivata la lettera che l’ha emozionato in maniera unica. L’autore era lo stesso Bergoglio. Ora, a distanza di alcuni mesi, è arrivato il momento della diffusione della stessa. Certo, “una volta ricevuta l’autorizzazione dal Vaticano, del resto era troppo bella per lasciarla in cornice e tenerla solo per me“, ha spiegato.
Nella lettera, il Papa conferisce all’attore una missione ben precisa, arrivando anche a ringraziarlo per la sua carriera. “Fratello, caro Nonno Lino, Desidero ringraziarti per la tua lettera e per i sentimenti di affetto che hai voluto manifestarmi“, scrive il Papa nella lettera. Donando subito il suo invito.
Il Papa: grazie per il dono del sorriso, viene da Dio ed è una missione
“So che hai allietato per decenni generazioni di Italiani con le tue interpretazioni teatrali, televisive e cinematografiche. Ora continui a fare sorridere tutti nel ruolo di nonno. L’essere nonno di una Nazione intera è davvero impegnativo, ma allo stesso tempo entusiasmante. I nonni sono custodi della memoria e delle radici, e portatori di patrimonio di fede e di vita. Ad essi va l’affetto, la vicinanza e la gratitudine da parte di tutti”.
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Dopodiché, arriva il ringraziamento per la carriera dell’attore. “Grazie per avere condiviso con tante generazioni il dono del sorriso, che viene da Dio e che è una missione. Grazie per essere un testimone della gioia. Continua a fare sorridere tutti, perché il sorriso è una carezza fatta col cuore. Continua a trovare la tua gioia più intensa nella gioia degli altri. Ed in questa luce di gioia altruistica, continua a trasmettere i valori della famiglia, i valori che contano davvero”.
Infine, una ulteriore richiesta, come è solito fare Francesco. “Per favore, non dimenticarti di pregare per me; io lo farò per te!”. Curioso poi che Lino Banfi ha vinto il suo Oscar alla carriera il 26 luglio 2021, festa dei santi Gioacchino ed Anna, nonni di Gesù. Gli stessi sotto la cui protezione lo ha posto il Papa. La lettera, poi, è datata lo stesso identico giorno. All’interno, la definizione di “nonno di una Nazione intera”, che ha “condiviso con tante generazioni il dono del sorriso, che viene da Dio ed è una missione”. E il ringraziamento per essere “testimone della gioia”.
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Al quotidiano, Banfi ha raccontato altri dettagli del giorno in cui ha incontrato il Papa, in Vaticano, oltre al ricordo condiviso con il Papa dei quattro anni trascorsi da giovane in seminario. “Ero lì che le fissavo, quando arriva il Papa che mi prende quasi sottobraccio e mi fa entrare in questa stanza”, racconta. “Aggiungo che abbiamo la stessa età, sono pure io del 1936, e lui: ‘Ma lei può dire anche meno!’. E ci paragona al buon vino, che invecchia bene”.