UN ESORCISMO DI PADRE AMORTH ATTESO AL FESTIVAL DI VENEZIA
Quasi mezzo secolo fa, mostrava al mondo intero un film, che avrebbe impressionato molti e portato altri ad informarsi meglio, sugli influssi satanici nella nostra società.
William Friedkin fu, infatti, il regista de “L’Esorcista”, che raccontava la terribile vicenda di una ragazza posseduta, Linda Blair (il cui nome fa ancora tremare tutti) e delle difficoltà, per familiari e sacerdoti, di liberare e salvare la sua anima dal potere di Satana.
Ed è proprio lui, lo stesso famoso regista, a portare al Festival di Venezia di questo anno un film/documentario, che riguarda la liberazione di una donna dal demonio, per l’intervento del noto esorcista Padre Gabriele Amorth, che ci ha lasciati esattamente un anno fa, in Settembre.
Questa volta non si tratta di una storia di fantasia, ma del resoconto di un fatto realmente avvenuto.
Il titolo del lavoro è “The Devil and Father Amorth” (“Il Diavolo e Padre Amorth”). Dura 68 minuti ed è fuori concorso, ma attesissimo dai partecipanti al Festival.
Il film/documentario, girato senza troupe con una sola telecamera, mostra la donna, inizialmente seduta su una poltrona, e il sacerdote che comincia a dire: “Infer tibi libera” … E Satana non arriva tardi a mostrarsi, attraverso la voce mutata della donna, che comincia ad infierire contro Padre Amorth: “Sono Satana. Siamo un esercito”, “Tanti auguri!”.
Tutto si svolge in una stanza, ad Alatri, in cui avviene il rito di liberazione, alla presenza di persone che sostengono Padre Amorth nella preghiera e dei parenti della donna posseduta.
Il regista e l’esorcista si erano incontrati ad Aprile del 2016, mentre Padre Amorth si presentava dicendo: “Il diavolo mi ha reso famoso in tutto il mondo.”. Ribadì, inoltre, a Friedkin, che “L’Esorcista” fosse uno dei suoi film preferiti, ma con troppi effetti speciali, a suo avviso.
Per il nuovo film/documentario, presentato a Venezia, gli effetti speciali non sono affatto serviti, ma sono stati gentilmente concessi dal demonio!
Il regista dirà, poi: “Credo negli insegnamenti di Gesù, anche se non sono cattolico, e sono sempre stato scettico di fronte al tema degli esorcismi. Ne “L’Esorcista” è ovviamente tutta finzione, mentre quello che ho visto da Amorth, un uomo spiritoso e simpatico, dall’approccio casual, è tutto autentico. Anche quello che ci è successo successivamente con Cristina, ad Alatri, è reale ed ha sconvolto me e il mio produttore italiano, Francesco Zippel, qui presente. Non potevamo credere a quello che ci era successo, tanto da non parlarci per mezz’ora.”.
Cristina è la quarantenne protagonista dell’esorcismo, che incontrava Padre Amorth per la nona volta!