Il vero volto di Maria è impresso su questo mantello.

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Il mantello più famoso del mondo: 

Nel dicembre 1531 la Madonna apparve a Guadalupe, in Messico, scegliendo come suo interlocutore un povero indio, Juan Diego, nato verso il 1474 e morto nel 1548, che prima di convertirsi al cattolicesimo portava un affascinante nome azteco, Cuauhtlotatzin, che sta a significare “colui che parla come un’aquila”. Cuauhtlotatzin fu tra i primi a ricevere il battesimo, nel 1524, all’eta’ di cinquant’anni, con il quale gli fu imposto il nuovo nome cristiano di Juan Diego, e con lui venne battezzata anche la moglie Malintzin, che prese a sua volta il nome di Maria Lucia. Rimasto vedovo dopo solo quattro anni di matrimonio, orientò tutta la sua vita a Dio. Dopo le apparizioni della S. Vergine sulla collina del Tepeyac visse santamente per 17 anni in una casetta che il vescovo Zumàrraga gli aveva fatto costruire a fianco della cappella eretta in onore della Vergine di Guadalupe. Giovanni Paolo II nel 1990 lo ha dichiarato beato, per proclamarlo infine santo nel 2002.

Secondo la devozione popolare cristiana, questo dipinto, non è operato di uomini ma di angeli, ed è il ritratto di nostra Signora, la Madre di Dio, Tempio dello Spirito. Secondo la scienza, non esiste una ragione valida per il contrario, anzi…Questa immagine è condita di svariati e misteri, ci fanno seriamente riflettere; eccone alcuni dei tanti:
* il chimico Richard Khun (premio Nobel 1938), esaminando questa immagine colorata, con grande stupore, non trovò colore, nè animale, nè vegetale, nè minerale.
* E ancora, com’è possibile che quasi 500 anni fa, nel riflesso dell’occhio di questa immagine, qualcuno dipingesse una scena così grande (il vescovo e i suoi) in spazio così piccolo, inferiore a un centimetro quadrato? Cioè il riflesso di una intera scena che si ripete secondo legge ottica di Purkinje-nell’occhio sinistro. A portare avanti tali studi attraverso l’elaborazione elettronica, è stato Josè Aste Tonsman. E ha scoperto una correlazione, tra le stelle del manto della Vergine e quelle del cielo nel solstizio dell’inverno del 1531. Nel manto dell’immagine sono ricostruite le costellazioni e le principali stelle che cadono in posizioni significative: la corona boreale sulla fronte; la Vergine sulle mani giunte; il leone sul ventre gravido; ecc…

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